Trama
Joanna, un'aspirante poetessa, lavora come assistente dell'agente letterario Margaret. Il suo compito principale è quello di rispondere alla posta degli ammiratori di J.D. Salinger, l'autore di culto che è anche l'orgoglio dell'agenzia di Margaret. Davanti alle parole emozionate dei fan, Joanna si rifiuta però di rispondere con l'impersonale lettera standard imposta dall'agenzia. Di nascosto dagli occhi severi di Margaret, la ragazza comincia così a personalizzare le risposte. Le conseguenze saranno imprevedibili e appassionanti, comiche e toccanti.
Approfondimento
UN ANNO CON SALINGER: UN ANNO PER TROVARE SE STESSA
Diretto e sceneggiato da Philippe Falardeau, Un anno con Salinger racconta la storia di Joanna, una giovane donna che, nella New York degli anni Novanta, dopo aver abbandonato gli studi per inseguire il sogno di diventare scrittrice, viene assunta come assistente di Margaret, la stoica agente letteraria dello scrittore J.D. Salinger. In bilico tra povertà e glamour, Joanna trascorre le sue giornate in un ufficio vecchio stile, in cui il tempo essersi fermato tra macchine da scrivere, dittafoni e sonnellini post Martini, e le sue serate in un modestissimo appartamento di Brooklyn con il fidanzato socialista. Al lavoro, il compito principale di Joanna è quello di occuparsi della posta dei fan di Salinger, centinaia e centinaia di lettere strazianti provenienti da tutto il mondo a cui dovrebbe rispondere in maniera standard. Riluttante all'idea dell'impersonalità, Joanna inizia impulsivamente a personalizzare le risposte. I risultati sono ora divertenti ora commoventi e permetteranno a Joanna, nel fingersi lo scrittore, di trovare la propria strada e ispirazione.
Con la direzione della fotografia di Sara Mishara, le scenografie di Elise de Blois, i costumi di Patricia McNeil e le musiche di Martin Léon, Un anno con Salinger si basa sulle memorie autobiografiche di Joanna Rakoff. A spiegare le ragioni della trasposizione è lo stesso regista in occasione della presentazione del film al Festival di Berlino 2020: "Mi trovavo tra gli scaffali di una libreria quando sono stato attratto dal libro di memorie della Rakoff per il titolo e per il fatto che era scritte da una donna. Fino a quel momento, avevo girato film con protagonisti prevalentemente maschili ed ero alla ricerca di un personaggio femminile forte. leggendo il libro, ho trovato la vicenda ora commovente ora divertente. Joanna non lesinava dettagli nel descrivere quel momento incerto della sua vita, un momento che tutti noi viviamo: quello in cui dobbiamo decidere cosa fare delle nostre vite, non del tutto consapevoli della gamma d possibilità che abbiamo davanti, e in cui tutto è possibile ma sembra fuori dalla nostra portata. Un libro di memorie però non è un romanzo e adattarlo significa prima di tutto creare intorno al personaggio principale. alla protagonista in questo caso, un minimo di tensione narrativa, inventando anche eventi e momenti. Mentre un libro di memorie si può permettere il lusso di creare dispersioni, lanciare diversi percorsi narrativi e offrire un accesso diretto al pensiero dei protagonisti, un film da esso tratto deve fare delle scelte, creare dei personaggi compositi e trasformare i pensieri in azioni concrete. Sono tanti i temi che Joanna ha messo sul piatto, creando delle contrapposizioni interessanti tra la letteratura e gli affari che genera, il successo e la privacy, il vecchio e il nuovo, l'amore e l'ambizione professionale. Non è stato facile contenerli, sono tutti trattati ma quello che mi interessava maggiormente sottolineare era il continuo dibattito tra arte e profitto. Il mondo letterario è poliedrico: come in tutti i contesti artistici, creatività e guadagno sono due aspetti che vanno a braccetto, due facce complementari della stessa medaglia. Per Joanna, fin troppo idealista, sarà uno shock scoprire come un romanzo, al apri di qualsiasi altro oggetto, sia in realtà per gli agenti un oggetto di marketing".
Il cast
A dirigere Un anno con Salinger è Philippe Falardeau, regista e sceneggiatore canadese. Nato nel 1968 in Quebec, ha studiato Scienze politiche e internazionali prima di venire scelto nel 1993 come concorrente di un allora popolare programma televisivo che permetteva a partecipanti di girare il mondo per realizzare… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
Carino, ma dopo un po' si addormenta su sé stesso. 6-
commento di fra_pagaMoscio moscio moscio. Il confronto con "Il diavolo veste Prada" è impietoso.
commento di OssCarino, ma nella seconda metà, a mio avviso, si perde un po'
commento di Artemisia1593Un film interessante ma certo non travolgente, che ricorda molto le atmosfere de "Il diavolo veste Prada" con una capa dispotica ed una giovane assistente che cerca in tutti i modi di renderla più mansueta. Sullo sfondo, ma veramente quasi in controluce, lo scrittore Salinger il cui mito di persona misantropa e solitaria sembra costruito a tavo
leggi la recensione completa di galavernaTipica storiellina Americana di una giovane Assistente sbattuta qua e là da Personaggi più o meno sopra le Righe : diciamo che assomiglia per certi versi a qualcosa tipo "Il Diavolo veste Prada" con la Hathaway in gran spolvero mentre qua c'è un'effervescente Qualley in gamba ma non a quei livelli.voto.5.
commento di chribio1Falardeau si muove senza imprimere, sospeso tra favola e realtà, un carattere deciso alla pellicola non aiutato in questo da una sceneggiatura alquanto confusa. Il film si salva grazie alla faccia pulita, la grazia e lo sguardo luminoso di Margaret Qualley molto più che al contributo di una allampanata Sigourney Weaver.
commento di bombo1Piacevole ma esile commedia.
commento di gruvierazAnni '90. New York. Madison Avenue, ma anche Montreal. Perlopiù siamo al Waldorf Astoria, mio hotel preferito e di tutti gli scrittori / artisti che a New York hanno fatto la loro fortuna, ma soprattutto quella del ristorante dell'hotel, dati i costi. Torna in grande spolvero e consueta classe Sigourney Weaver nel ruolo di agente letterario di Sali
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