Regia di Laurent Cantet vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
"-Dimmi che non sei stato tu a scriverli... Non riesco a capire. Dammi una spiegazione.
-Era solo provocazione... è un personaggio...mi conosci... Sai che non penso quelle cose.
-Non lo so...ti conosco davvero? Cosa solo quelle stronzate che hai in testa e di cui non parli mai? Come possono convivere queste cose nello stesso cervello?"
Nel momento in cui il primo romanzo sta per esplodere in un boom di vendite, dopo che la critica lo ha accolto come la vera sorpresa narrativa dell'anno, e si appresta a seguire lo scrittore quasi fosse una reincarnazione di una divinità, ecco che la figura di Karim D. si adombra quando qualcuno intuisce che, nella figura controversa dell'hater Arthur Rambo - autore di una serie di inquietanti twitt provocatori contro tutto e tutti - si cela la medesima essenza umana che ha ispirato questo nascente autore di culto.
Ecco allora che il mondo precipita tutto all'improvviso dinanzi a Karim, che dalle stelle del firmamento ridiscende agli inferi di chi gli contesta la paternità di tali insulti.
Servirà ammettere la propria responsabilità, ed addurre la circostanza che si trattava solo di una provocazione maturata con un esercizio di scrittura intrapreso allo scopo di risvegliare le coscienze e rendere epidermiche problematiche di tolleranza e coinvolgimento emotivo altrimenti subissate dalla banale routine quotidiana?
In realtà servirà davvero a poco, e la condanna all'isolamento si abbatterà sullo scrittore, che vivrà sulla cresta dell'onda solo l'attimo fuggente utile a testimoniarne la fine inevitabile.
Ogni film di Laurent Cantet (Risorse umane, A tempo pieno, Verso il sud, La classe, Foxfire, L'atelier), anche quando, come in questo caso, non si tratta di opere fondamentali nel suo tutt'altro che trascurabile excursus d'autore, riesce a far parlare di sé e a rispecchiare problematiche impellenti ed attuali.
Arthur Rambo non è da meno, ed appare un film riuscito ed incalzante, lucido e spietato nel suo racconto dei fatti, anche grazie alla valida prestazione del suo bravo attore protagonista, un volto già piuttosto noto oltralpe, come si dimostra il giovane Rabah Nait Oufella, già incontrato in Tour de France, in Raw della Ducournau, e soprattutto nell'altrettanto spiazzante ed eccitato Nocturama di Bertrand Bonello.
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