Regia di Sian Heder vedi scheda film
Visto subito dopo la cerimonia degli Oscar e la premiazione come Miglior film da parte dell'Academy, "Coda- I segni del cuore" si rivela un filmetto francamente un po' esile, un remake del francese "La famiglia Belier" che non avevo visto, che punta le sue carte migliori su un itinerario di formazione della giovane protagonista, unica persona udente in una famiglia di sordomuti, che scopre di avere un talento speciale per la musica e il canto. Nel 2021 questa storia può ancora comunicare valori positivi al grande pubblico, può sensibilizzare su temi progressisti legati ai diritti delle persone disabili e al loro inserimento anche lavorativo nella società, ma appare comunque un po' convenzionale, forse un pochino superato nelle modalità di esposizione più che nella tematica, all'insegna di un buonismo che privilegia le scorciatoie del sentimentalismo ad una visione più problematica e approfondita della realtà. Certo non è da buttare perché si avverte comunque la passione che sta alla base del progetto da parte della regista-sceneggiatrice, c'è un buon contributo del cast in cui si apprezza soprattutto la giovane Emilia Jones, molto brava a mio parere soprattutto nelle scene di canto, ma comunque sensibile al punto giusto nelle diverse scene di confronto/sconto coi genitori e il fratello. Si apprezza la partecipazione nel ruolo della madre di Marlee Matlin, l'attrice sorda che nel 1986 vinse un Oscar con il celeberrimo "Figli di un Dio minore", ma anche del simpatico ed estroso Troy Kotsur, per quanto l'Oscar come attore non protagonista vinto da quest'ultimo appaia una ricompensa fin troppo generosa (alcuni dei colleghi candidati erano sicuramente più incisivi), per tacere della statuetta al Miglior film che non sta in cielo né in terra, considerato che fra gli altri candidati c'erano rivali del calibro di "Licorice pizza" e "Drive my car" che sono i migliori film dell'anno, ma l'Academy ha mai considerato davvero la qualità artistica dei film presi in considerazione? Questo "Coda" è un film che si potrebbe etichettare sbrigativamente con l'aggettivo "carino", è fatto per scaldare il cuore e fare versare qualche lacrimuccia e ci riesce con discreto mestiere, ma se non fosse stato per i premi ricevuti credo che non l'avrei sicuramente selezionato per una visione.
Voto 6/10
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