78ma MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA - GIORNATE DEGLI AUTORI
Un incipt sanguinante apre la storia della doppia vita di Judith/Margot, che si divide tra marito direttore d'orchestra e due figli maschi adolescenti in Francia e in altro uomo con una bambina in Svizzera. Così si inventa inesistenti viaggi per lavoro per mantenersi in equilibrio tra le due identità, anche grazie ad un losco falsario di documenti.
Scopriamo che ciascuna delle famiglie sa qualcosa dell'esistenza dell'altra, ma fino a che punto conoscono la verità?
L'atmosfera angosciante tiene avvinti, ma la trama parecchio cervellotica con ineluttabile crollo psicologico alla lunga stanca e confonde, anche perché neppure nel finale si riescono a sciogliere tutti i nodi, soprattutto sulle motivazioni per costruire tale castello di menzogne, per poi adottare una terza identità, quella appunto di Madeleine Collins.
Un tentativo di thriller psicologico interessante, ma troppo confusionario per dirsi ben riuscito.
La protagonista Virginie Efira già si è vista a Cannes negli abiti monacali della Benedetta di Paul Verhoeven.
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