Regia di Antoine Barraud vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 78 - GIORNATE DEGLI AUTORI
Judith è una avvenente quarantenne sposata con un musicista e madre di due ragazzi adolescenti. Inoltre ha un lavoro che la obbliga a trascorrere molto del suo tempo lontano da casa.
Ma la stessa Judith è anche, a quanto vediamo, la compagna di un giovane uomo svizzero, con cui ha concepito una figlia ancora in età prescolare.
Mentre quest'ultimo pare al corrente di quella che appare una seconda vita, il marito francese, assai occupato col suo lavoro, pare non sospettare nulla.
Ma è davvero così come appare la situazione? Judith è realmente una donna dalla doppia personalità che vive con i suoi problemi psicologici in via di implosione?
Un incipit inquietante apparentemente non collegabile, ci fornirà a suo tempo parte delle risposte alle incognite che costituiscono il fulcro di un film complesso e abbastanza stuzzicante, solo al termine del quale tutto ci apparirà più chiaro, e anche un po' più plausibile.
Un gioco ad incastro che solo al compimento del suo travagliato excursus riuscirà, almeno in parte, a convincerci.
Chi ci riesce a convincere è certamente Virginie Efira, ancora una volta coinvolta a dare volto e corpo ad una figura di donna controversa e complessa.
In un ruolo di contorno, ma tutt'altro che trascurabile, troviamo anche l'apprezzato regista israeliano Nadav Lapid.
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