Regia di Alessandro Blasetti vedi scheda film
Il film, narra la leggenda di un bambino rinnegato dalla propria terra, che cresce tra le fiere come un tarzan, e che torna rocambolescamente nella sua città dove si riscatterà e s’innamorerà. Tutta la vicenda nasce per causa di una misteriosa e pericolosa corona di ferro, che verrà occultata in un monte, dove nessuno potrà raggiungerla…
Blasetti, con “La corona di ferro”, concretizza un suo sogno, realizzare un kolossal all’americana, e ci riesce meglio di quanto si possa immaginare, considerato che anche se gli ingredienti del film sono molteplici, e a volte un po’ confusi, riesce a creare una pellicola mai stucchevole, che al contrario denota un notevole grado di impegno e ritmo, che coinvolge lo spettatore in un opera dalla suggestione unica. Il film vinse a sorpresa il Leone d’Oro al Festival di Venezia 1941, e confermò Alessandro Blasetti, come uno dei registi italiani più completi mai esistiti, considerata la spazialità delle sue opere cinematografiche, che vanno dalle commedie classiche di regime, all’italiana, fino ai polpettoni storici fantasiosi di buon livello. Con le magnifiche interpretazioni di un cast stellare tutto italiano, e con momenti di splendido Kitsch, “La corona di ferro” rimane una delle poche pietre miliari del cinema spettacolare italico, se non l’unica.
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