Allì, una studentessa universitaria, scrive una tesi sulle leggende urbane della città di Chicago. Tra queste vi è anche quella di Candyman, un fantasma che ha un uncino al posto di una mano e che appare quando il suo nome viene pronunciato cinque volte davanti a uno specchio.
indagare il proprio passato in cerca d'ispirazione, può portare ad una cosa ben peggiore della fama per una mostra; può portare ad una terrificante consapevolezza di sè.
Riuscito remake del bel film del 92, ma si sente la mancanza della Madsen, comunque la trasposizione modernista ha buoni sia ritmo che effetti, anche se l'ambientazione originale era più malsana ed onirica. Carine le ombre cinesi. Voto un punto meno dell'originale, quindi 6.
Candyman - con un uncino al posto della mano - semina terrore e morte. Per evocarlo basta pronunciare il suo nome allo specchio. Film horror ramake dall’impianto classico, tutto sommato passabile, anche se niente di memorabile. Voto 6/10.
Visivamente notevole, con uno sviluppo complesso gestito benissimo. Condanna alla voglia di oggi riscrivere la Storia, edulcorarla, dimenticando gli orrori del passato ma senza averli davvero superati e soprattutto senza pagare il pegno che è dovuto a coloro a cui è stata negata ogni giustizia: la Memoria.
Non al livello dell'originale ma di poco.
Pessimo film pseudo horror, lento, noioso e scontato, razzista nei confronti dei "bianchi" additati come causa che scatena la furia del mostro spietato di turno. Da evitare.
AL CINEMA
Candyman non è un "cattivo" semplicemente perché così lo descrivono e rappresentano.
Una creatura che, più che apparire, necessita di essere evocata, per ben cinque volte, con lo sguardo fisso verso uno specchio.
La sua genesi parte da una leggenda popolare che si diffonde in un contesto di segregazione razziale e di ghettizzazione che ha caratterizzato… leggi tutto
Già Noi aveva palesato vistose crepe nella concezione dell'horror di Peele, ma qui… qui veramente si arriva a toccare il fondo: Candyman non è un horror, non è un thriller, non è un “dramma sociale”, non è un “film di denuncia” – nonostante tenti disperatamente di essere ciascuna di queste cose –,… leggi tutto
Remake, con velleità di critica sociale, dell'omonimo horror anni '90 ispirato da un racconto di Clive Barker. Sviluppo di trama molto lento e graduale per un soggetto che è l'ennesima riproposizione del tema del boogeyman. La traccia ruota attorno a un concetto molto semplice: se pronunci per cinque volte di seguito il nome "candyman" davanti a uno specchio l'uomo nero (di nome e…
il passato torna nella vita di un brillante pittore alla ricerca di ispirazione per i suoi quadri.
dopo un racconto serale del fratello della sua fidanzata, riguardo alla leggenda di candyman, anthony si reca sulle rovine del cabrini green.
un esperimento sociale della città di chicago, che però in breve, si svela per un fallimento totale.
quello che nell'idea del progetto,…
Esteticamente bellissimo, un'estetica ostentata, quasi a voler gareggiare col suo predecessore, ma mai banale. Lo sviluppo è complesso, sinuoso e si muove su molteplici piani. Sicuramente azzeccata la scelta di usare l'aspetto pulitissimo e luccicante del nuovo quartiere per mettere a nudo il degrado fisico (c'è uno splendido sottotema body horror) , mentale (i percosi che portano…
Già Noi aveva palesato vistose crepe nella concezione dell'horror di Peele, ma qui… qui veramente si arriva a toccare il fondo: Candyman non è un horror, non è un thriller, non è un “dramma sociale”, non è un “film di denuncia” – nonostante tenti disperatamente di essere ciascuna di queste cose –,…
AL CINEMA
Candyman non è un "cattivo" semplicemente perché così lo descrivono e rappresentano.
Una creatura che, più che apparire, necessita di essere evocata, per ben cinque volte, con lo sguardo fisso verso uno specchio.
La sua genesi parte da una leggenda popolare che si diffonde in un contesto di segregazione razziale e di ghettizzazione che ha caratterizzato…
Nell'ultimo weekend di agosto Come un gatto in tangenziale vince, dopo un testa a testa con Me contro Te 2, il primato al botteghino. Era una vittoria annunciata, in qualche modo: tanta pubblicità, tantissime…
È la riapertura dopo le riaperture? È stata la settimana scorsa? Sarà la prossima, quando Venezia avrà dato il via alle danze? Presi dall'inutile dubbio, assistiamo finalmente a una…
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Commenti (9) vedi tutti
Tecnicamente valido. Buona estetica. Il resto annoia.
commento di fra_pagaindagare il proprio passato in cerca d'ispirazione, può portare ad una cosa ben peggiore della fama per una mostra; può portare ad una terrificante consapevolezza di sè.
leggi la recensione completa di zombiVoto 6 a me e piaciuto
commento di eros7378Riuscito remake del bel film del 92, ma si sente la mancanza della Madsen, comunque la trasposizione modernista ha buoni sia ritmo che effetti, anche se l'ambientazione originale era più malsana ed onirica. Carine le ombre cinesi. Voto un punto meno dell'originale, quindi 6.
commento di ezzo24Candyman - con un uncino al posto della mano - semina terrore e morte. Per evocarlo basta pronunciare il suo nome allo specchio. Film horror ramake dall’impianto classico, tutto sommato passabile, anche se niente di memorabile. Voto 6/10.
commento di alexio350Visivamente notevole, con uno sviluppo complesso gestito benissimo. Condanna alla voglia di oggi riscrivere la Storia, edulcorarla, dimenticando gli orrori del passato ma senza averli davvero superati e soprattutto senza pagare il pegno che è dovuto a coloro a cui è stata negata ogni giustizia: la Memoria. Non al livello dell'originale ma di poco.
leggi la recensione completa di Yayas82Orrendo. Non c'entra niente con l' originale che già non era il massimo.
commento di PepsinaUn film con discreta tensione e originalità.
commento di Falco00Pessimo film pseudo horror, lento, noioso e scontato, razzista nei confronti dei "bianchi" additati come causa che scatena la furia del mostro spietato di turno. Da evitare.
commento di klunk