Trama
Maria è una giovane ballerina con un forte desiderio di libertà. Vive nella Spagna degli anni Settanta, in un'epoca segnata dalla dittatura e dalla censura. Ciò le rende complicato concretizzare i suoi sogni. Tuttavia, Maria non ha intenzione di mollare e, dopo aver lasciato il futuro sposo all'altare, parte per Madrid, dove proverà ad affermarsi nel mondo della televisione.
Approfondimento
BALLO BALLO: SULLE NOTE DI RAFFAELLA CARRÀ
Diretto da Nacho Álvarez e sceneggiato dallo stesso con Eduardo Navarro e David Esteban Cubero, Ballo Ballo racconta la storia di Maria, una giovane ballerina armata di spensieratezza e voglia di libertà, caratteristiche che nella Spagna di inizio anni Settanta, segnata dal rigore morale e dalla censura soprattutto in ambito televisivo, non le rendono la vita facile. Dopo aver piantato il fidanzato sull'altare di una chiesa a Roma, Maria torna a Madrid per capire cosa fare della sua vita e tentare di realizzare il sogno di diventare ballerina professionista. Insieme all'inseparabile amica Amparo, Maria riesce a poco a poco a farsi strada nel mondo della tv ed entra a far parte del corpo di balla del programma di maggior successo del momento: Las noches de Rosa, condotto dalla famosissima Rosa, diretto da Chimo (un uomo con una certa tendenza a "entrare in intimità" con qualsiasi ragazza gli capiti a tiro) e supervisionato da Celedonio, responsabile della censura. Dietro le quinte dello show, Maria si innamora di Pablo, il figlio di Celedonio con cui inizia una relazione meravigliosa ma che le mente sul suo lavoro (è lì per seguire le orme del padre). Sarà così che Pablo troverà il coraggio di affrontare il padre e, con Maria al suo fianco, deciderà se vale la pena infrangere le regole stabilite e apportare un cambiamento radicale alle loro vite.
Con la direzione della fotografia di Juan Carlos Gómez, le scenografie di Iñaki Ros, i costumi di Cristina Rodríguez e le musiche originali di Roque Baños, Ballo Ballo è una commedia musicale che si basa sui più grandi successi musicali della showgirl e attrice italiana Raffaella Carrà. Così Álvarez ha presentato il film in occasione della partecipazione al Torino Film Festival 2020: "Immaginate una realtà in cui le cose più importanti non vengono dette con le parole ma con le canzoni, un universo in cui ognuno comunica le proprie paure, gioie e sogni, attraverso la musica e il ballo. Queste sono le basi del mio film, nato con l'intento di far alzare in piedi lo spettatore e farlo ballare. La mia idea era quella di trasformare il cinema o il salotto di casa in una festa, dove nessuno si vergogna di cantare ad alta voce o di muovere i fianchi al ritmo di brani che tutti conosciamo. Credo che l'America Latina e l'Italia avessero il diritto di avere un musical basato sulle canzoni di Raffaella Carrà. Da Tijuana alla Terra del Fuoco, passando per Cadice e Bolzano, non c'è matrimonio, festa o cerimonia, dove non si suoni una canzone di Raffaella, Dalla Spagna all'Italia o in tutta l'America Latina, non c'è un angolo in cui non ci si metta a ballare non appena partono le prime note di 0303456. Quello che volevo era portare sul grande schermo la stessa sensazione di felicità che si prova mentre balliamo o cantiamo le sue canzoni: è ora di far sapere a Raffaella quanto tutti noi amiamo lei e il suo lavoro".
Ha poi aggiunto il regista: "Sono venuto a conoscenza di Raffaella e delle sue canzoni quando ero adolescente. Quando l'ho vista, sono rimasto incantato da lei e ho chiesto a mia madre chi fosse quella donna. Sono corso al negozio di dischi più vicino e ho comprato un suo greatest hits. Anni dopo, grazie a YouTube, ho potuto saperne ancora di più sul suo conto e ancora oggi scopro cose nuove e mai viste. Come molte persone appartenenti a generazioni diverse, anch'io sono cascato ai suoi piedi e da sempre coltivo il desiderio di poter fare qualcosa per renderle omaggio. Qualche tempo fa è arrivata la possibilità di realizzare Ballo Ballo, un musical con le sue canzoni. Mi sono dovuto inventare una storia ma l'ispirazione è stata sempre lei. Maria, la protagonista, rappresenta come lei la libertà, l'audacia e il futuro. Il suo antagonista invece rappresenta il passato, la tradizione e la censura. Censurata spesso per quello che diceva, per come vestiva o per gli ideali che trasmetteva, Raffaella ha rappresentato il cambiamento, la rottura con il passato e l'apertura a un mondo nuovo. Lei stessa era la novità mentre la censura era sua nemica".
Il cast
A dirigere Ballo Ballo è Nacho Álvarez, regista e sceneggiatore ispano-uruguaiano. Nato nel 1986 a Montevideo, si è laureato in Comunicazione Audiovisiva e, grazie alla sua versatilità ed eclettismo, ha dimostrato talento anche nel montaggio e nella fotografia. Lavorando come regista di pubblicità e videoclip… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
L'idea di base è molto carina, tutto molto ironicamente e quindi simpaticamente cliché, e in generale tiene lo spirito sollevato, proprio come le canzoni della Carrà, ma nondimeno resta quasi tutto abbozzato, a partire dalle coreografie, così come diversi personaggi e tematiche. E la versione italiana con le canzoni doppiate è pesantissima.
commento di silviaroselliniCarina la Protagonista ma nonostante tutte le buone intenzioni,mi risulta assai arduo da digerire.voto.4.
commento di chribio1Il miglior omaggio che il cinema può fare ad una cantante è celebrare le sue canzoni.
leggi la recensione completa di kinemazoneOmaggio sincero affettuoso, strepitosamente allegro, alla nostra amata Raffa. Che riesce a divertire e a coinvolgere. Bravi tutti, che bel modo di ringraziare un'artista e una persona così speciale. A lei piacerà un botto, e anche per questo ci si lascia contagiare: un tributo, un forte applauso, a cui sono felice di unirmi.
leggi la recensione completa di robgorhar