Regia di David Lynch vedi scheda film
L’interrogatorio di un astuto poliziotto a una scimmietta criminale nella sala d’aspetto di una sperduta stazione ferroviaria.
Questo tipo di progetto ricorda da vicino, per tanti motivi, quello di Dumbland, la mini-serie a cartoni animati realizzata pressoché interamente da solo da David Lynch nel 2002; al di là dei punti fissi dell’autore – il mistero, l’insondabile, il surreale, l’onirico, la violenza sottotraccia – c’è qui una sorta di tributo al genere noir esattamente come Dumbland era un chiaro omaggio a una certa tipologia di cartoni animati, sboccati e iperrealistici nella descrizione lapidaria della tragicomica quotidianità contemporanea, da Beavis & Butthead a South Park. Ma soprattutto anche What did Jack do?, pur godendo di un discreto budget, è un lavoro nel quale Lynch ha messo sé stesso un po’ dappertutto: regista, sceneggiatore, montatore, ha scritto la canzone che Jack canta nel finale e ha collaborato alla scenografia; ma soprattutto è l’incisivo co-protagonista che affianca la scimmietta al centro della scena. Il lavoro, validissimo, di effetti speciali per rendere parlante la bestiola è stato probabilmente piuttosto consistente, siamo nel 2016-2017 e ancora di deepfake non si sente parlare in giro; un effetto simile nel giro di pochissimi anni sarà realizzabile con molto meno dispendio di fatiche e molta più credibilità nel risultato finale. A proposito di finale, quello della storia di questo cortometraggio è davvero godibile, e cinematografico all’ennesima potenza. 7/10.
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