Regia di Tonino Cervi vedi scheda film
Pretesto inconsistente (la vendita di un anello trovato nel bagno di un locale pubblico) per una storia che poteva essere interessante e che invece si rivela fiacca, scontata e in qualche passaggio eccessiva, come nel punto che qualcuno ritiene il più interessante, ossia Giorgio Albertazzi in panni da drag queen. Discorsi vuoti da liberazione sessuale postsessantottina, dolce vita meneghina fuori tempo massimo: un film poco significativo e che non sa far tesoro di una certa libertà che spetta ad un esordiente alla regia. Si è parlato di una versione italiana e femminile dei Santissimi di Bertrand Blier, ma si deve ammettere che il film francese è di un livello nettamente superiore. Nemmeno i protagonisti, solitamente comprimari di secondo piano nel panorama del cinema italiano, sono all'altezza dei colleghi d'oltralpe.
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