Regia di Tonino Cervi vedi scheda film
Cervi, già produttore negli anni '60, nel corso dei prolifici (per tutto il cinema italiano) '70 si decise a passare dietro la macchina da presa, con risultati non esattamente eccellenti. Dopo aver tentato le carte del western (Oggi a me... domani a te!) e del thriller / horror (Il delitto del diavolo), in La nottata il filone ripercorso dal regista è chiaramente quello della commedia erotica, impreziosita nella sceneggiatura di Cervi / Cesare Frugoni / Umberto Simonetta da una concatenazione di eventi ad altissimo ritmo. Ma il ritmo rimane l'unico pregio di questo lavoro a modesto budget, e quanto sia risicato già lo si vede nella scelta degli interpreti messi in campo: la coppia di protagoniste formata da Susanna Javicoli e Sara Sperati è davvero mediocre, ma attorno alle due ragazze, in merito alla recitazione, c'è perfino di più sconfortante. Unico nome degno di nota, in un ruolo di scarsa importanza, è quello di Giorgio Albertazzi, peraltro nei panni di un improbabile travestito; durante la ripresa nella romagnola Ca' del liscio, poi, compare in veste di sè stesso anche il re delle balere Raoul Casadei. Le musiche di Vince Tempera non sono malaccio, ma l'impressione di fondo è che il lavoro sia stato realizzato piuttosto in fretta e con lo sguardo già rivolto in partenza al box office: La nottata infatti offre al pubblico semplicemente ciò che il pubblico vuole, e senza andare per il sottile: scene di nudo, dialoghi sboccati, un po' di azione, personaggi popolari e nessun tipo di morale conclusiva, se non una sorta di 'lieto fine' nel nome di una tutt'altro che disinteressata amicizia. La nottata come spunto per Fuori orario di Martin Scorsese (1985)? Decisamente no. 2/10.
Durante una rocambolesca nottata, due amiche cercano di vendere un anello rubato a un ricettatore truffaldino. Ma sono attese da mille inconvenienti e disavventure e rovesciamenti di sorte.
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