Regia di Peter Berg vedi scheda film
Ebbene, oggi recensiamo il nuovo film dell’accoppiata Peter Berg-Mark Wahlberg, ovvero Spenser Confidential.
Il regista Peter Berg e Wahlberg sono oramai una premiata ditta immancabile quasi d’annata. Non si contano più, infatti, le loro sempre più assidue collaborazioni: Lone Survivor, Deepwater: Inferno sull’oceano, Boston: Caccia all’uomo, Red Zone - 22 miglia di fuoco...
Una sfilza interminabile di pellicole girate assieme. Destinata ad accrescersi esponenzialmente negli anni a venire. A quanto pare, Peter Berg ha trovato in Wahlberg il volto ideale per le sue storie adrenaliniche e movimentate, cinetiche e spesso anche dinamitarde.
Spenser Confidential, scritto da Sean O’Keefe e dal premio Oscar Brian Helgeland (Mystic River, Man on Fire), rinnova la celebre tradizione del buddy cop movie ove una strana coppia di poliziotti, caratterialmente agli antipodi, dopo le prime schermaglie, diciamo, di reciproca, cattiva convivenza assieme, riescono a superare le loro barriere empatiche (in tal caso anche razzistiche), affiliandosi sempre più maggiormente per congiungere le forze al fine di combattere il crimine. Instaurando lentamente ma progressivamente un’affinità virilmente amicale alquanto indissolubile. Cementando e collaudando la loro amicizia da inseparabili inizialmente inconciliabili e, soprattutto, insospettabili. Dopo le celeberrime pellicole scritte e dirette da Shane Black sull’argomento, questo ripetitivo eppur mai davvero stancante sottogenere poliziesco che ha visto perfino duettare Eddie Murphy e Robert De Niro in Showtime ove peraltro Murphy, a sua volta, reinterpretò con variazione sul tema il suo famosissimo piedipiatti di 48 ore di Walter Hill, trova in Spenser Confidential un altro suo spassoso epigono.
Naturalmente, da citare anche Cani sciolti di Baltasar Kormákur con lo stesso Wahlberg e Denzel Washington.
Tratto dal romanzo di Ace Atkins, Wonderland (questo infatti è stato il titolo di lavorazione della pellicola prima che cambiasse definitivamente in Spenser Confidential)...
Trama: Spenser (Wahlberg) è un poliziotto atipico e assai rude che s’è sempre messo nei pasticci. È appena uscito, infatti, di prigione. Ove ha scontato una pena di cinque anni per aver aggredito un suo collega, massacrandolo di botte. Ad aspettarlo fuori dal carcere, il suo mentore, l’arzillo Henry (Alan Arkin). Che lo ospita nella sua vecchia casa. Spenser però capisce che, nel frattempo, la sua stanza è stata occupata da un coinquilino piuttosto particolare, il grasso ed eccentrico Hawk (Winston Duke). Fra Spenser e Hawk non corre dapprincipio buon sangue ma poi, come da canovaccio di questo filone poliziottesco sopraccitato, i due nostri antieroi stringeranno amicizia. Per smascherare un cupo complotto dai pericolosi, intricati e subdoli giochi di potere. Il capitano di polizia Boylan (Michael Gaston) è stato infatti assassinato dopo che uomini mascherati, a notte inoltrata, gli hanno teso un agguato, un’imboscata studiata con largo anticipo. E anche l’ex partner di Spenser, Terrence Graham (Brandon Scales) è stato trucidato a sangue freddo in circostanze assai misteriose.
Non vi sveliamo altro, ovviamente, per non rovinarvi la suspense e le belle sorprese che questo film teso e al contempo esilarante, sostenuto dalla grinta dell’’inespressivo, monolitico ma al contempo taurino e stranamente carismatico Wahlberg, saprà certamente regalarvi.
Spenser Confidential non è un grande film e non è d’ascrivere fra le migliori collaborazioni Berg-Wahlberg. Ma possiede un certo fascino anni ottanta godibilmente retro tutto da gustare.
Come detto, è parzialmente tutto già visto e forse sarete stanchi dell’ennesimo film in stile Arma letale e compagnia nella. Inoltre, forse potrebbero pure, alla lunga, annoiarvi i siparietti del solito simpaticissimo e straordinario Alan Arkin comunque fin troppo specializzatosi in quest’abusata sua macchietta.
di Stefano Falotico
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