Regia di Claus Drexel vedi scheda film
Un film che, senza troppi facili pietismi, racconta della difficoltà di vivere ai margini (ancor più in una grande metropoli come Parigi) e che vi unisce la storia di un incontro inaspettato in grado, per un breve tempo, di cambiare una esistenza monotona, sempre uguale e dedita alla sola sussistenza
C'è tanta dignità pure tra gli ultimi, quelli che vivono ai margini di città spesso ostili con chi è rimasto indietro, vuoi per un motivo vuoi per un altro. Ed anche una buona dose di umanità, indurita dalle difficoltà di una vita dove bisogna sgomitare anche solo per sopravvivere. Così anche la protagonista di questa discreta pellicola, dopo le iniziali resistenze, finirà per fare di tutto per ritrovare la madre del piccolo migrante africano che le piomba letteralmente addosso nel suo alloggio improvvisato. Così, tra qualche aiuto sincero ma anche tanta indifferenza (se non aperta ostilità) finirà per ricomporre anche il puzzle a pezzi della sua vita, almeno provvisoriamente. Sullo sfondo di una Parigi mai da cartolina, ma anzi ritratta nei suoi bassifondi pieni di clochard (dalla quale sarà poi "ripulita" in occasione delle Olimpiadi...), la vicenda di questa coppia improvvisata aiuta a riflettere e, se pure qualche passaggio è fin troppo retorico ed a volte inverosimile, indubbiamente il film ha il merito di non perdersi troppo per strada con soluzioni buoniste, ma anzi riesce a mantenere uno sgurado impietoso e sincero su un mondo voutamente tenuto sommerso e nascosto.
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