Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Banfi a tutta forza si districa in una sceneggiatura ad incastro di equivoci degna del miglior Blake Edwards.
Martino azzecca il cast in tutto e per tutto e lo sfrutta al meglio mettendolo al servizio del Lino nazionale che in questo film non sta fermo un secondo: beve l'acqua dal bicchiere dove il sacrestano tiene la dentietra, si traveste, mente alla moglie e a tutti quelli che gli girano intorno, si presenta dal vescovo per il cavalierato ed è costretto a bere il suo stesso piscio e tutto perchè udite udite la Fenech ultrabbona come sempre gli ha detto finalmente si.......ma voi credete sia andato a segno?
Non perderò tempo con ulteriori aggettivi per Edwige la zia che rimane sempre una delle migliori mai viste a cinecittà e dintorni ma spenderò due parole per una brava e come sempre mutevole Milena Vukotic nel ruolo della moglie dell'imbranato Domenico Petruzzelli e un allupatissimo Gianni Cavina, spalla degna e a volte superiore a Banfi, ma la gemma in "Cornetti alla crema" è Aristide, il figlio ciccio e tonto dei cognugi Petruzzelli: ogni volta che entra in scena esce dalla bocca battute surreali che stendono, sarebbe da elencarle tutte ma vi rimando ad "Aristide Compilation" su You Tube, l'unica che metto è quella emblematica al ritorno dal campetto vestito da juventino, dopo i pattini, la racchetta e la cartella ".....m'hanno fregato il pallone".
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