Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Meno becera della media, questo commediola-pochade semidemenziale vanta perlomeno la dignitosa regia di Martino ed un cast di ottimo impatto, con un Gianni Cavina abbastanza inedito in tale tipologia di pellicola. Perfetto, chiaramente, Banfi in un ruolo scrittogli addosso (sceneggiatura di Martino-Verucci-Guerrieri), la Fenech e la Vukotich sono le giuste spalle femminili e in un ruolo laterale c'è anche Marisa Merlini. Da apprezzare per i toni perennemente sopra le righe e non eccessivamente volgari adottati, con le azzeccate, orecchiabili musiche di Mariano Detto a fornire un allegro contorno alle vicende. Qualche scenetta divertente in cento (e poco più) minuti di sconquassata comicità 'maliziosa'. In un lustro soltanto (1979-84) Banfi interpretò otto pellicole dirette da Martino, diventando suo attore-feticcio; questa è la quinta in ordine cronologico, mentre quello stesso anno i due girarono insieme anche Spaghetti a mezzanotte. 4/10.
Domenico, bruttarello e di mezza età, confeziona abiti per ecclesiastici; è sposato ed ha un vicino playboy, Gabriele. Conosce per caso una bella cantante lirica e la ospita per nasconderla al fidanzato con cui la ragazza ha litigato. Domenico pensa di farla sua, ma Gabriele la sa sempre più lunga di lui...
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