Regia di Tim Sutton vedi scheda film
L’aspettativa di una vita migliore logora ogni giovane, uomo o donna che sia. L’idea che al di fuori delle mura della nostra casa, in cui da adolescenti si finisce per sentirsi prigionieri, possa esserci qualcosa di più esaltante senza il minimo sforzo, ha attraversato ogni testa pensante.
Zama scappa di casa e incontra Saul, un ragazzo gentile e squilibrato di Coney Island. Iniziano a farsi compagnia, a contare l’uno sull’altra e vagano in un mondo in cui si sentono estranei e che non riconoscono. Zama alla ricerca di se stessa, Saul guidato da una vendetta amara che prenderà pieghe pericolose.
Il film di Tim Sutton non è mai irruento, volgare o aggressivo, è un racconto delicato, una cronaca giornaliera di due giovani appassionati che hanno il volto gentile di chi ha vissuto troppo poco per essere arrabbiato davvero. Una pellicola dai colori decisi quanto la musica che accompagna immagini semplici di una semplice esistenza. Questo loro mondo delicato e gentile si contrappone a quello degli imprenditori arricchiti figli di papà che fanno del denaro il loro dio e della perdizione.
Zama e Saul sono il futuro sognante che Sutton riconduce alle loro vite destinate dopo un’irruente tentativo di dargliela vinta, come a volerci dimostrare che quando cresciamo perdiamo i nostri sogni, cambiano le nostre priorità e forse anche la gentilezza muta fino a diventare risolutezza.
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