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Los Fantasmas

Regia di Sebastian Lojo vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Los Fantasmas

di alan smithee
6 stelle

SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
In una tetra Città del Guatemala ormai affogata nel vizio e nella clandestinità, il bel Koki si guadagna da vivere in vari modi, nessuno dei quali prevede un contratto di lavoro regolato a norma di legge.
Di giorno il ragazzo fa da guida a gruppi di turisti, mentre di sera utilizza le pregevoli fattezze concessegli da una natura benevola, per irretire uomini in grado di ricompensarlo.
Non contento di ciò, ed in più soggiogato da chi gli gestisce l'attività di guida turistica, Koki inizia a derubare i suoi clienti clandestini serali, finendo per mettersi nei guai seri.
Nel contempo il ragazzo si occupa anche di tenere a bada il fratellino (che lo chiama papà) quando la madre di entrambi esce a lavorare.

Negli anfratti soffocanti di sobborghi resi ancor più squallidi da competizioni clandestine di wreslting ove lo spettacolo appare molto meno simulato ed artefatto a causa del sangue che sgorga per davvero da fronti già madide di sudore e disperazione, la vita del nostro ragazzo scorre come vivesse al di sopra dello squallore a cui egli stesso partecipa come tassello fondamentale di un ingranaggio che non può smettere di operare.
Ma Koki, che non perde occasione per sfruttare la sua prestanza fisica sfolgorante, tanto da trovare il tempo di esibirsi anche come street dancer acrobatico insieme ad una banda di coetanei, vede i fantasmi da anni, e ne è quietamente ed orgogliosamente consapevole.

Anzi forse è proprio questo particolare gli fornisce la forza di rinascere ogni volta che precipita entro un vortice che lo spinge sempre più a fondo.
L'opera prima del regista guatemalteco Sebastiàn Lojo vive di umori di strada e dei sordidi compromessi di una civiltà aggrappata al suo destino di perdizione.
Affascinante e disarmante nello stesso tempo, il film non fornisce risposte, né tantomeno soluzioni o speranze, ma è in grado di immergerci in atmosfere che, seppur inquietanti immaginandole, come certamente sono, nella realtà che le descrive, non riescono a rivelarsi non meno suggestive ed attraenti, poetiche e di forte effetto scenico.
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