Regia di Raffaele Meloni vedi scheda film
Un ladro sorprende due amanti in un appartamento; i due lo fanno passare per un diplomatico in cambio del suo silenzio. Ma gli equivoci si susseguono.
Per la televisione di Stato Raffaele Meloni è stato un buon mestierante che si è dedicato, tra gli anni Sessanta e Ottanta, principalmente a trasposizioni di opere letterarie più o meno celebri; Malombra, del 1974, è senz'altro il suo lavoro più riuscito. Nel 1981 mette in scena per il piccolo schermo anche questo Buonanotte, Patrizia!, teatro filmato con mezzi modesti e non troppa fantasia né nell'adattamento (dello stesso Meloni), né dietro la macchina da presa. Di valido ci sono i nomi del cast, per lo meno: Martine Brochard, protagonista impeccabile, e poi Gianni Agus, Franco Graziosi, Daniela Morelli, Antonio Fattorini e Pierluigi Pelitti. Pur dotato di una durata sufficientemente snella – un'ora e mezza scarsa – Buonanotte, Patrizia! non brilla per vivacità e, a tutti gli effetti, rappresenta un'opera ormai fuori tempo massimo, legata a produzioni sorpassate sia per la tiplogia di testo (una commedia di Aldo De Benedetti, autore strettamente legato ad altri tempi, alle commedie di mezzo secolo prima) che per la messa in scena – si pensi che appena tre anni dopo, per fare un esempio, Damiano Damiani girerà per la Rai La piovra (1984), dagli standard sostanzialmente cinematografici. 3/10.
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