Regia di Pierre Pinaud vedi scheda film
A dirigere La signora delle rose è Pierre Pinaud, regista e sceneggiatore francese. Nato nel 1969, si è laureato in Lettere moderne e ha mosso i primi passi dietro la macchina da presa dopo aver frequentato l'École nationale supérieure Louis-Lumière. Il suo primo cortometraggio risale al 1997 mentre i suoi corti successivi sono stati selezionati in vari festival non solo francesi ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui nel 2009 il Cèsar per il miglior cortometraggio per Les Miettes. Nel gennaio del 2012 è uscito invece nelle sale di Francia il suo primo lungometraggio: la commedia drammatica On Air. La signora delle rose è il suo secondo film.
Protagonista principale di La signora delle rose nei panni di Eve è Catherine Frot. Ha raccontato l'attrice, nota per La cuoca del Presidente e Marguerite: "Eve è un personaggio irresistibile per via della sua evoluzione. All'inizio della storia, è orgogliosa, onesta, coraggiosa e chiusa in se stessa... una specie di donna abbastanza "psicorigida" ma con la passione quasi maniacale per le rose che le permette di andare avanti. Un tempo, era una regina nel suo campo ma dei concorrenti più forti le hanno rubato la corona. Non si è però arresa e continua a lottare per far sì che la sua azienda non ceda le armi. Possiamo paragonarla a una quercia. In apparenza è solida ma al suo interno è stata indebolita da ferite come la morte del padre, il declino della sua attività e l'anonimato in cui è caduta. Sarà sufficiente l'arrivo di tre persone in cerca di identità e inclusione sociale per far sì che abbassi le sue resistenze, si interroghi sul domani e si lasci avviluppare da sensazioni che credeva impossibili da provare per una donna senza figli come lei, facendo della trasmissione del suo sapere il suo obiettivo principale. Interpretare qualcuno che esce dal suo guscio e si trasforma è sempre emozionante, soprattutto quando questo qualcuno è mosso solo da una passione esclusiva e da puro altruismo. Per molti versi, Eve "dipende" dalla rosa. Non perché è alla ricerca della perpetuazione della bellezza (qualcosa di completamente inutile, effimero, obsoleto ma tuttavia fondamentale) ma perché il fiore le permette di vivere una sorta di ricerca spirituale che rasenta la poesia".
Per i tre operai che vengono inseriti nell'azienda di Eve il regista ha preteso tre attori tra loro molto diversi e in grado di rappresentare ognuno un archetipo di persone in grande difficoltà. Fatsah Bouyahmed con la sua dolcezza e ingenuità è risultato perfetto per interpretare Samir, sfortunato disoccupato che da molti anni non trova lavoro e che, secondo le dure leggi del mondo del lavoro, è oramai quasi fuori mercato. Marie Petiot impersona Nadège, una giovane donna la cui timidezza e insicurezza sono un ostacolo per il mondo del lavoro. Il rapper Melan Omerta porta in scena Fred, un giovane che ha dentro di sé tanto dolore che nasconde nella sua durezza.
Il cast principale di La signora delle rose è infine completato dagli attori Olivia Côte e Vincent Dedienne, nei panni rispettivamente dell'introversa e dedita segretaria Véra e di Lamarzelle, il "cattivo" della storia.