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Critical Thinking

Regia di John Leguizamo vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Critical Thinking

di alan smithee
6 stelle

TAORMINA FILMFEST 66- CONCORSO LUNGOMETRAGGI
"E' stato mio padre a regalarmi la prima scacchiera. Ma ricordo che è stata mia madre a dirmi: l'universo è come un'unica enorme strada. Piena di cose che non potremo mai spiegare. Un giorno la percorri credendo che i problemi non passeranno mai. E il giorno dopo... passano.
Siamo nati in ciò che non siamo costretti a diventare. Ma io credo che siamo nati per diventare ciò che siamo ora."
A Miami, tra scolaresche di alunni di sobborghi che vivono tra la precarietà e la delinquenza cercando di assicurarsi un avvenire, un professore di una materia ludico/alternativa come gli scacchi, spesso snobbato dai colleghi di materie "serie", porterà un manipolo di suoi dotati ma problematici alunni verso una vittoria presso il campionato nazionale.

A suo rischio e pericolo, a sue spese, dimostrando una volta per tutte, anche ai suoi invidiosi e gretti colleghi, come almeno davanti ad una scacchiera tutti siano uguali e sottoposti ad una sfida ad armi pari, ove solo il più astuto e concentrato riesce a vincere, ove il ceto sociale non costituisce una discriminante, e ove si combatte una lotta per la vittoria ove ognuno viene chimato a dare il meglio di sé senza possibilità di barare.
Ambientato nel 1998 presso le aule turbolente della Kackson High School, ma soprattutto nei quartieri popolari di una Miami in cui ancora si muore per un proiettile vagante o per aver commesso uno sgarbo involontario all'amica del boss del quartiere, Critical Thinking è tratto dalla storia vera della prima vittoria di una squadra scolastica al U,S. National Chess Championship.

Per John Leguizamo, che interpreta con verve e passione il ruolo centrale dell'allenatore disincantato, coraggioso ed ironico Mario Martinez, uomo tutto dedito alla sua disciplina, cosciente del ruolo che essa potrebbe rappresentare per la sua classe non prima di elementi a rischio,  il film rappresenta anche una valida opportunità per esordire in regia, realizzando un prodotto più che convincente, incentrato su una vicenda per nulla nuova od originale, ma raccontata con una buona verve narrativa, una disincantata e felice ironia di fondo, saldamente radicata al contesto sociale disagiato e drammatico, lasciando spazio ad un irremovibile istinto positivo che sopravvive e regna incontrastato soprattutto nell'età tardo adolescenziale. 
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