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Checkpoint Berlin

Regia di Fabrizio Ferraro vedi scheda film

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La recensione su Checkpoint Berlin

di alan smithee
7 stelle

locandina

Checkpoint Berlin (2020): locandina

"Questa vi potrà sembrare la vecchia solita storia: c'era un giorno in cui si sapeva che guardare in avanti, voleva dire che in realtà si tentava di vedere indietro. Ma da quel giorno appare sempre più difficile intuirlo senza un muro dinanzi. Forse anche per questo sembra che non sia possibile fare altro che costruire muri su muri."

Il muro che ha squarciato in due l'Europa divisa tra l'apertura occidentale e il rigidità sovietica, resta l'emblema di una ingiustizia che ha separato ingiustamente per quasi trent'anni anni un popolo, intere famiglie, in ragione di un equilibrio da dare ad una Europa in balia di due fuochi.

scena

Checkpoint Berlin (2020): scena

scena

Checkpoint Berlin (2020): scena

Un regista accordo a Berlino per presentare un suo film, si mette alla ricerca di testimonianze ed aneddoti drammatici risalenti alla Berlino divisa dal terribile ed iniquo muro della morte, cercando altresì di trovare notizie circa un lontano zio che si racconta facesse il passeur tra chi aveva necessità di spostarsi tra le due zone della capitale divisa, conoscendo una via sotterranea ignota ai più.

Ferraro in questa sua opera ibrida davvero forte e potente alterna il racconto tratto da drammatiche testimonianze di vita e di morte inerenti quella sinistra opera edile, ad una sorta di fiction sfuggente in cui si accenna timidamente a rappresentare le gesta del misterioso passeur, alternando documentazione e narrazione ad immagini ricorrenti, tra cui la più emblematica risulta quella incentrata sul dipinto del  Guercino.

scena

Checkpoint Berlin (2020): scena

scena

Checkpoint Berlin (2020): scena

Ovvero l'incredulità di San Tommaso, che ha bisogno di toccare le ferite del Messia per poter credere nella sua resurrezione, e che ben si presta a rendere emotivamente pertinente il sentimento di sorpresa e pure di umana diffidenza verso una delle opere più sciagurate e divisive che possano mai esser state concepite dall'uomo a suggello di un equilibrio forzato, frutto tormentato di spregiudicati compromessi per garantire equilibri sempre troppo precari ed instabili.

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