Regia di Alex Ranarivelo vedi scheda film
Glasgow, Scozia. Un ragazzino finisce in un riformatorio giudiziario per aver accoltellato il padre che picchiava costantemente la madre. Qui si scontra con la dura realtà del carcere, sebbene riesca a farsi rispettare.
Dopo sette lunghi anni, quel ragazzino di nome John ormai adolescente, accetta di essere affidato a una coppia benestante, Maryanna e Eldridge, un ingegnere meccanico. I rapporti con la famiglia non sono facili: il padre è di colore e John se ne vergogna. Non gli resta che rifugiarsi nella lettura e nel disegno.
Gli anni passano e fortunatamente le cose migliorano grazie soprattutto alla comprensione e alla complicità dei genitori affidatari. Un giorno dimostra ai suoi compagni di college, l’abilità nell’usare la bici da cross; così, grazie a un video fatto da una sua compagna, John viene contattato da un campione di BMX.
Inizia per lui un periodo di prove e allenamento per partecipare ai tornei nazionali di freestyle. E’ però legato, non riesce a scrollarsi di dosso le sue paure e di conseguenza fallisce. E’ scoraggiato, frustrato. Ma c’è la sua famiglia a sostenerlo compreso un fratello che ha ritrovato. Nel frattempo l’affidamento diventa adozione. E’ lo stimolo giusto a riprendere e a impegnarsi per cercare un riscatto sociale.
Temi attuali quali il razzismo, la violenza domestica, i traumi infantili che si ripercuotono sull’età adulta, vengono trattati dal regista Alex Ranarivelo con toni delicati rendendo la pellicola piacevole. Il film è ispirato a una storia vera ed evidenzia quanto sia importante dare una seconda possibilità a chi ha sbagliato.
Un film ben diretto che ci fa anche conoscere il mondo della BMX (una disciplina applicata alle biciclette da cross) e abbinata al freestyle dove vengono effettuate varie acrobazie.
Il John del film è il campione di BMX John Buultjens. Vive attualmente con la moglie e la figlia negli USA ed è ambasciatore per le adozioni del Regno Unito.
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