Regia di Antonio Petrucci vedi scheda film
Tratto da Cechov ne hanno fatto una pochade, anche divertente a tratti, grazie alle caratterizzazioni di attori più che discreti e contenuti nei loro ruoli o partecipazioni, che arrivano a segno nelle varie situazioni. Certo vedere Sordi interpretare un russo ci vuole fantasia, ma a tratti riesce a uscire dai propri binari personali ed allora collaborando ha costruito un personaggio gustoso in coppia con una indovinata Cortese, misurata ed anche spiritosa e non manieristica, come quasi sempre è; Vittorio De Sica è un grande come sempre con signorilità e bravura dipinge un nobile che non guarda tanto per il sottile, se non di cadere nel fascino femminile, con una Pampanini che, doppiatissima e limata al punto giusto, risponde. Ci sono poi uno stuolo di attori che fanno la loro parte con discreta ironia e divertimento, come Ave Ninchi, che nl ruolo della madre della sposa sfodera tutta la sua carica di avara ed interessata, oltre che arrivista; si intravede nel gruppo anche Bice Valori sempre ottima e Rascel, a cui però viene dato troppo spazio per le sue famose performance note all’epoca e con i suoi no sense. Divertimento, ma una regia che non va oltre una misurata direzione e non approfitta di più
una storia corale anche divertente
debutto senza infamia
riesce a tratti a recitare il ruolo senza personalismi estremi
una grande stile come sempre
che dire, meglio di altre volte
parte bene, ma poi va oltre
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