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Uno di noi

Regia di Thomas Bezucha vedi scheda film

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La recensione su Uno di noi

di Furetto60
7 stelle

Mix di vari generi, atmosfere da western crepuscolare, bella prova attoriale

Siamo alla fine degli anni sessanta, l’ex sceriffo George Blackledge,alias  Kevin Kostner, ormai in pensione, vive insieme all'amata moglie Margaret in un ranch nel Montana, con loro anche il figlio, la nuora e il nipotino di pochi anni. Un brutto giorno il ragazzo, in un incidente a cavallo, perde la vita; la vedova dopo qualche tempo decide di risposarsi e all’insaputa degli ex suoceri, segue il nuovo compagno a Gladstone nel Dakota, nella proprietà della sua famiglia, un vero e proprio clan criminale di matrice matriarcale, capitanato dalla perfida madre Blanche; dopo aver intravisto per puro caso il comportamento violento del patrigno nei confronti del piccolo, Margaret preoccupata per la sorte del nipotino, convince George a intraprendere un viaggio per riprenderselo. L’impresa è ardua,  Blanche Weboy alias Lesley Manville e i suoi figli non hanno alcuna intenzione di cedere il bambino, non per ragioni affettive, ma solo per puntiglio e per affermare il proprio “potere”. George e Margaret si ritrovano costretti a lottare strenuamente,  per riportare a casa il piccolo, in un luogo dove la legge la fanno i Weboy, George addirittura ci rimette una mano e viene “cortesemente” invitato a prendere il largo, da uno sceriffo al soldo del clan. Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo dello scrittore e poeta statunitense Larry Watson. Comincia con un ritmo piuttosto blando,  per poi  prendere slancio, dopo lo scontro degli anziani coniugi con la nuova famiglia della nuora; da qui in poi assistiamo ad un’escalation di tensione, con scatti di brutale violenza; suggestive atmosfere da western crepuscolare, stile “vintage”, mix di vari generi, l’opera ha un respiro epico sia per l'ambientazione rurale che per il contesto storico, con splendide riprese di  meravigliosi paesaggi naturali, la sceneggiatura è asciutta, pochi dialoghi e molti sguardi. Prova attoriale misurata ma efficace, di Costner/Lane, giganteggia Manville, la sadica cattiveria del suo personaggio, è magnificamente rappresentata. Film non originale, ma ben fatto.

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