Regia di Jan Komasa vedi scheda film
Tomasz, giovane studente di giurisprudenza, viene cacciato dalla sua facoltà per plagio. Ambizioso e senza scrupoli decide di lavorare per una società che, attraverso i social e con falsi profili, incastra influencer e politici per conto di altri. Diventa così un vero e proprio generatore di odio che, cresce dentro di lui non lasciandogli scampo.
Vincitore dello scorso Tribeca Film Festival, The Hater (letteralmente “L’odio”) l’ultimo film di Jan Komasa (Corpus Christi) è un viaggio inesorabile nel mondo dei social, attraverso un quadro netto della società in cui viviamo. In un mondo sempre più vittima dei social network, il pensiero umano si plasma attraverso un monitor e diventa la base su cui poggiano le idee comuni dei movimenti di massa.
Tomasz, interpretato dal bravissimo Maciej Musia?owski capace di interagire con lo spettatore attraverso uno sguardo glaciale e profondo, manovra l’odio a proprio favore, rendendolo uno strumento necessario per costruire il futuro prossimo arrivando perfino a manipolare i sentimenti umani.
Jan Komasa, si ispira alla storia vera dell'omicidio del sindaco di Danzica, Pawe? Adamowicz e confeziona una pellicola di forte impatto, servendosi di una fotografia dai toni algidi capace di acuire quella sensazione di disagio presente fin dai primi minuti ma che si accresce proporzionalmente all’odio che si accumula nell’animo del giovane Tomasz. Con il suo svolgimento lento e cadenzato, vuole essere una denuncia alla nostra società moderna, condizionata dalla tecnologia e da virtuali rapporti fittizi.
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