Regia di Quentin Dupieux vedi scheda film
VENEZIA 77 - FUORI CONCORSO Ad uno squinternato e totalmente inaffidabile homeless viene commissionato, in cambio di un modesto compenso, l'incarico di ritirare un incognito pacco e trasportarlo fino ad un determinato domicilio. L'impresa, tecnicamente tutt'altro che impossibile, si rivelerà ardua e affossata da una serie di imprevisti che partono dalla scellerata scelta di un partner se possibile più imbranato del protagonista, sino ad incontri tra l'inquietante, il comico ed il grottesco, che includono uno stravagante insetto kafkiano in vena di addestramento.
Torna, più folle e divertente che mai, il sulfureo, geniale e pazzoide regista degli ultimi anni, quel cattivo ragazzo d'un Quentin Dupieux che sta creandosi un seguito notevole. Un regista che non perde smalto ed ispirazione, e per fortuna resta legatissimo al suo stile, intonso sin dagli esordi e scientemente non contaminato con svianti lavori su commissione che avrenbero economicamente fatto gola a molti colleghi; un curriculum di piccoli fulminanti gioiellini di humor feroce e satira azzeccata sulle follie compulsive che regolano la vita di tutti i giorni, in un petcorso artistico che Dupieux dimostra di portare avanti senza intaccare la sua accentuata, satirica ed irresistibile verve.
Film piccoli, corti, pieni di nonsense e situazioni al limite, oltre che una fauna di personaggi esauriti o depressi, ai margini, ma risolutamente determinati ad emergere.
Il divertimento, a volte sfrenato, è del tutto assicurato. Una menzione speciale per Adèle Exalchopoulos, alle prese con un petsonaggio del tutto esilarante: vedere per credere.
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