Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
L'esordio registico del turco-italiano Ozpetek, quasi quarantenne, avviene con un film ambientato in Turchia e che di quella nazione ci parla diffusamente. Ma non è una 'cartolina' e infatti Il bagno turco sfoggia pure un discreto impianto narrativo, per una sceneggiatura scritta dal regista con Romoli, Sambrell e Tummolini; il nome di Marco Risi è il primo che compare nei titoli di apertura: produce insieme a Maurizio Tedesco. Gassman non è male come protagonista, ma non tutto il cast è all'altezza della situazione; il punto su cui verte (ed insiste, forse eccessivamente) la storia è in sostanza la crisi di un uomo apparentemente realizzato, o comunque investito da responsabilità di lavoro e di famiglia che non gli permettono di accorgersi di cosa sta realmente vivendo. Che sia una relazione omosessuale ad aprirgli gli occhi è un espediente non molto originale, ma nel complesso del film funziona. Non disprezzabile, ma Ozpetek può ancora migliorare (e dà già l'impressione, che in futuro confermerà, di avere buone idee, solo un po' confuse). 5,5/10.
Un indaffarato architetto romano, sposato non del tutto felicemente, accoglie quasi come una seccatura la notizia di avere ereditato un bagno turco in Turchia; si reca quindi sul posto, ma la trasferta è destinata a cambiargli la vita: un nuovo, difficile amore è in arrivo.
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