Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Coraggio......beccate sto filmaccio.
Eastwood a livelli infimi di ispirazione firma il quarto capitolo di Harry la carogna dando sfoggio del peggio del suo repertorio attoriale biespressivo: con la magnum nella fondina e con la magnum in mano e perde pesantemente il confronto con il suo partner di turno il bulldog Polpetta lento come un contrabbassotto ma sempre pronto all'azione.
La regia è una delle sue peggiori lontano dal periodo di gloria che non arriverà prima di altri dieci anni almeno, inquadrature di una banalità imbarazzante punteggiano un film piatto e oltremodo violento in cui i manigoldi che cadono sotto i colpi di Sondra Eastwood Locke sono sovraccaricati a tal punto da risultare quasi delle macchiette.
Trama esile incentrata sulla vendetta della mogliettina che ha subito violenza insieme alla sorella e stecchisce i suoi aguzzini uno ad uno mentre Clintone brancola nel buio e si arrabatta fra i soliti farabutti sovraeccitati in giro per San Francisco senza imprimere un ritmo adeguato al suo film in fase di montaggio finchè si arriva all'ovvio finale fotografato in maniera così vergognosa che l'oscurità e le immagini sottoesposte non permettono all'occhio di respirare la tensione che il finale di un film del genere dovrebbe sprigionare.
L'anno di realizzazione indica 1983 ma il film sembra di dieci anni prima non so se per scelta o per puro caso, sta di fatto che Clintone doveva esserre a corto di lavoro per imbarcarsi in un quarto capitolo che come ho scritto in una mia play è quasi sempre il bacio della morte per una serie di successo, nonostante ciò Clintone vestirà i panni di Callaghan per l'ultima volta nel quinto capitolo intitolato "Scommessa con la morte".
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