Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Un Callaghan non del tutto all'altezza dei primi episodi ma comunque incisivo e con un'ambientazione più cupa che mai, dove Eastwood oltre che protagonista è anche alla prima regia della serie
Non spicca certo per originalità il quarto episodio della serie sull'ispettore Callaghan, sempre alle prese con ogni sorta di delinquente nella cupa periferia americana fatta di fabbriche dismesse, porti in spettral e sobborghi degradati. Gli ingredienti sono i soliti: una Smith&Wesson sempre carica, una buona dose di cinismo ed una ironia noir che sulla bocca del buon Clint non guasta mai. Tuttavia qualche spunto interessante, in questo che è il primo episodio girato dallo stesso Eastwood, si può cogliere la parte più cupa e drammatica e di farlo condividere con una delle vittime del crimine, una donna che si trasforma in vendicatrice dopo aver subito, insieme alla sorella, uno stupro. E' questa commistione tra vittima e giustiziere a conferire il giusto ritmo al ilm, soprattutto nel finale, ed a renderlo uno dei più violenti della serie, tanto che la versione trasmessa solitamente in tv è stata in più punti "alleggerita" delle scene allora considerate più forti.
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