Quand'ero bambino il garage era il luogo fisico di casa mia che preferivo più di tutti gli altri: più della mia cameretta sicura ed accogliente, del tinello adiacente alla cucina pieno dei buoni odori del lavoro di mia nonna, del salotto buono con la tappezeria in linea con il mobilio. In questo film ho ritrovato quello spirito e quella "saggezza", quella voglia di avventura e di sperimentazione che, al bambino "inquadrato" che ero, era, per colpa di nessuno, preclusa. E la ritrovo appoggiata in una terra lontana, una fredda Russia dell'estremo Nord, con persone e storie così tanto diverse da me e dalla mia infanzia e dalla mia storia.
Un film per Nani (inteso alla Tolkien: razza amante del sottosuolo). Delicatissimo e molto riuscito.
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