Regia di Carla Ragionieri vedi scheda film
Il geometra Lorenzo torna a casa, sua moglie Maria ha un regalo per lui: è infatti il suo compleanno. Ma quel regalo sarà il pretesto per una furiosa litigata, l’ennesima della coppia, che ripercorre la sua storia fra momenti piacevoli e incomprensioni.
Una delle opere più note e apprezzate di Garinei & Giovannini (scritta con la collaborazione di Massimo Franciosa e Luigi Magni, con testi su musiche di Renato Rascel) è questa Il giorno della tartaruga, commedia che fu un successo della stagione teatrale del 1964 e che, due anni più tardi, venne proposta anche in televisione. La versione è quella più originale possibile: si tratta infatti di riprese fatte dal vivo a teatro, ma con un montaggio ad hoc e una regia curata dalla mano esperta – sia in Rai che per G&G: aveva infatti già curato la trasposizione televisiva del loro precedente Rinaldo in campo – di Carla Ragionieri. Se i presupposti sono insomma ottimi, addirittura eccellente è il risultato finale, pur con tutti i limiti formali che un prodotto del genere può avere (e che effettivamente ha); ma l’accoppiata Rascel/Delia Scala fa faville e, sebbene lui sia impeccabile, chi fa realmente la parte del leone o della leonessa che dir si voglia in questa commedia è lei: strepitosa, assolutamente strepitosa. La durata è smisurata – si sfiorano le due ore e mezza – ma a distendere la narrazione tenendo saldo il ritmo ci pensano balletti e canzoni. La storia in sé, infine, può sembrare banalotta e, specie oggi, colma di riferimenti antiquati o addirittura politicamente scorretti (la donna ne esce decisamente sottomessa all’uomo, per dirne una), ma presa nel suo contesto ha indubbio valore e raggiunge l’obiettivo di rappresentare in qualche modo gli alti e i bassi di tutte le relazioni sentimentali durature. 6,5/10.
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