Regia di Catherine Breillat vedi scheda film
Bisogna davvero volersi molto male per andare al cinema a vedere film come questo. Verboso e noioso come soltanto il peggior cinema francese sa essere, il film non interessa né dal lato psicologico né, tanto meno, da quello erotico. La protagonista è anonima e insignificante al di là delle intenzioni della regista, e così pure il suo fidanzato. La presenza di Rocco Siffredi, alter ego taurino del boy friend (l'uno si chiama Paul, l'altro Paolo) è inutile e assurda, quasi surrealista. Ignominia eterna sui critici che ne magnificarono le doti interpretative. I dialoghi sono di un'idiozia difficilmente riscontrabile altrove. Zero tagliato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta