Regia di Roland Joffé vedi scheda film
Cosa non si fa per il denaro?” potrebbe essere un adeguato sottotitolo per “Goodbye Lover”, rara incursione nella commedia del serioso Roland Joffé, cinico e impietoso sguardo sull’universo delle relazioni umane. Il minimo comune multiplo che tiene insieme i personaggi del film è il tradimento, mezzo indispensabile per arrivare a intascare un’assicurazione sulla vita di otto milioni di dollari stipulata da un guru delle pubbliche relazioni. Dopo la morte non naturale dell’uomo, fratello, cognata e fresca sposa, si trovano implicati in un estenuante gioco delle parti, in cui alleanze e tradimenti si susseguono senza sosta, il tutto sorvegliato da una strana coppia di detective: lui un tonto mormone, lei un Callaghan in gonnella, cinica e dai modi spicci. Un film che sembra una moderna riscrittura dei racconti di Agatha Christie, con un finale imprevedibile ma decisamente fiacco, che non conserva neppure l’aroma di quelli della scrittrice del Devon. Da segnalare la ricomparsa del redivivo Don Johnson e la presenza sensuale di Patricia Arquette, che per la verità sembra convinta di stare ancora sul set di “Strade perdute”.
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