Regia di Sam Raimi vedi scheda film
Questo film drammatico è tratto da un romanzo thriller/horror di Scott Smith, pubblicato in Italia con il titolo Un piano semplice, che è la traduzione letterale dell'originale A Simple Plan. Il fatto che egli abbia curato pure la sceneggiatura m'impone d'individuarlo come l'unico responsabile del suo mancato successo nel mio gradimento. Infatti, se a mio giudizio l'opera è riuscita soltanto a metà, la colpa è essenzialmente di un paio di elementi discutibili inseriti nella trama, che aggravano il difetto già presente, derivante da una sostanziale prevedibilità di fondo.
Il primo aspetto è il pericolo latente di scadere nel grottesco, che talvolta emerge in maniera imperante, la cui summa è forse rappresentata nell'esito dell'ultima visita dei due fratelli all'amico (un peccato, perché insieme comprende quello che ritengo essere se non il solo almeno il più riuscito colpo di scena dell'intero film).
Nel secondo annovero invece tutte quelle piccole ingenuità che minano la credibilità e verosimiglianza dell'intreccio, la più grave delle quali è certamente commessa nell'omissione, da parte dell'autorità locale (sceriffo), del controllo dell'identità di un agente estraneo...
A parte questo, il resto pare funzionare, coinvolge e non annoia. Dunque riesce comunque a guadagnarsi un voto discreto, ovvero 3,5/5. Per quanto riguarda il cast, degne di nota le interpretazioni di un inedito Billy Bob Thornton (Jacob Mitchell) e pure di Bridget Fonda (Sarah Mitchell), la quale è una versione moderna di Lady Macbeth, mentre risultano meno convincenti, solo modesti, Bill Paxton (Hank Mitchell), che ovviamente incarna Macbeth, e Brent Briscoe (Lou Chambers). Ad ogni modo non sono poi così disprezzabili.
Pertanto non mi sento di sconsigliarlo, anzi. Credo sia da guardare in ogni caso. Merita che almeno una possibilità gli sia concessa. Soldi sporchi potrebbe ragionevolmente offrire a qualcuno un'appagante variante sul tema (purtroppo già visto in tante altre diverse declinazioni, senza che vi fosse molta originalità), nonostante gli evidenti difetti, sempre ammettendo di non avere pretese o aspettative eccessive. Come magari erano le mie...
In una grigia giornata d'inverno, due fratelli e un loro amico trovano uno stupefacente bottino – 4.4 milioni in banconote da cento dollari – all'interno del relitto di un aereo misteriosamente precipitato. Abbagliati dall'idea di cambiare vita, decidono di nascondere i soldi per goderseli in tutta tranquillità. Il più semplice dei piani. Ma anche l'inizio di un incubo senza fine, di un crescendo inarrestabile di violenza e di orrore.
Danny Elfman s'adagia in acque sicure, battendo i lidi tipici del genere. Nulla d'impressionante, sonorità tipiche.
Le derive grottesche. L'imperdonabile errore della mancata verifica del distintivo e convalida del nominativo.
Sicura e pulita, indugia sui corvi per la giusta atmosfera, approfittando della loro sempre efficace presenza.
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