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Il colore della menzogna

Regia di Claude Chabrol vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il colore della menzogna

di claudio1959
8 stelle

Il colore della menzogna la seconda volta di Sandrine Bonnaire diretta da Claude Chabrol dopo il magnifico film del 1995 “ Il buio nella mente”.

Sandrine Bonnaire

Peaux de vaches (1989): Sandrine Bonnaire

Sandrine Bonnaire

Confidenze troppo intime (2004): Sandrine Bonnaire

Sandrine Bonnaire, Jacques Gamblin

Il colore della menzogna (1998): Sandrine Bonnaire, Jacques Gamblin

Il colore della menzogna Francia 1999 la trama: A Saint-Malo in Bretagna alcuni bambini trovano il corpo di una bambina di dieci anni Eloise. Frédérique Lesage commissario di polizia inizia ad indagare. Per primo interroga Rene’ Sterne professore di disegno l’ultimo ad aver visto la bambina viva. Molto presto i pettegolezzi del piccolo borgo su Rene’ e la moglie Vivianne si infittiscono e il delicato equilibrio della coppia si incrina, anche a causa del corteggiamento di un giornalista/scrittore German-Roland Desmot che si invaghisce di Vivianne. La recensione: Il colore della menzogna (Au cœur du mensonge) è un film diretto da Claude Chabrol. Prodotto da MK2 Productions Canal+ France 3 Cinéma. Direttore della fotografia Eduardo Serra. Un robusto film drammatico, thriller sui generis di Claude Chabrol regista capace con picchi notevoli di indagare sul lato oscuro è malvagio delle persone e sulle apparenze che ingannano. In realtà chi più chi meno noi siamo tutti colpevoli e dediti a dire menzogne. Il regista è capace di mettere in scena la morte di una povera bambina in un contesto “chiuso e retrivo” di una realtà provinciale, che è il luogo ideale per far riflettere su un fatto di cronaca nera e sui segreti della comunità. Tutto parte da un efferato omicidio e le conseguenti bugie che faranno seguito al terribile atto. Il regista non risparmia nessuno, perché tutti per istinto nel paese mentono, come se questo fosse l’unico mezzo per difendersi dagli altri. Un tutti contro tutti ed anche da se stessi. Il film scava profondamente “nel cuore di tenebra della menzogna”, la presenta come elemento connaturato all’uomo, che vive mentendo come modo di essere, perché la verità rende deboli e nessuno ha il coraggio di essere sincero, tutti con la maschera a difesa del territorio, senza etica ed umana comprensione. Tutti i vari abitanti si conoscono, ma solo in superficie e le relazioni umane sono vaghe e sconosciute. Un film molto interpretato dalla magnifica Sandrine Bonnaire che interpreta il personaggio migliore di tutti Vivianne la moglie di Rene’ l’uomo sospettato di ben due crimini. Attrice che ho molto amato in “Senza tetto né legge” del 1985 di Agnès Varda e “Il buio nella mente” del 1995 anche qui diretta da Chabrol in coppia con la divina Isabelle Huppert. Da evidenziare anche la buona prova di Valeria Bruni Tedeschi che interpreta in modo asciutto ed essenziale il ruolo del commissario Frédérique Lesage. Claude Chabrol ha girato molti film cupi e rappresentativi della debolezza delle persone comuni capaci di atti atroci, la sua filmografia è vasta e piena di tanti bei titoli di alto livello. Il colore della menzogna si inserisce bene nella sua collana di perversioni morali, non sarà il più riuscito, ma merita di essere visto ed apprezzato come gli altri. Interpreti e personaggi Jacques Gamblin: René Sterne Sandrine Bonnaire: Vivianne Sterne Valeria Bruni Tedeschi: commissario Frédérique Lesage Bulle Ogier: Évelyne Bordier Antoine de Caunes: Germain-Roland Desmot

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