Regia di David Carson vedi scheda film
Mi aspettavo un thriller scialbo e, invece, nonostante non sia un capolavoro, alla fine mi son abbastanza divertito (probabilmente x le basse aspettative). “Letters From a Killer” è un giallo che presenta diversi buchi di sceneggiatura e il grande difetto, che Dario Argento non esiterebbe (almeno credo) ad evidenziare a caratteri cubitali, di non dare allo spettatore alcun indizio x individuare l’assassino, anzi di fare di tutto x portarlo fuori strada, cosa x altro che gli sceneggiatori ottengono largamente. Nonostante questi difetti, l’opera scorre via bene e riesce a coinvolgere sufficientemente fino al sorprendente, ma illogico finale (il movente dell’assassino è davvero incomprensibile e ingiustificato tenendo soprattutto contro del background dello stesso). Le interpretazioni non sono il massimo (anzi qualcuna è piuttosto medicore), la regia è + che sufficiente. Molto interessante l’idea di partenza che prende le mosse dal reale fenomeno dei Groupies (le fan maniacali dei carcerati famosi condannati x omicidio). SPOILER: Da segnalare un piccolo grande particolare che evidenzia la poca cura degli sceneggiatori: l’assassino si rivolge a Darrell dicendoli che sulla pistola usata x l’ultimo omicidio ci sono le sue impronte e che quindi la polizia arresterà lui, poi prende la mannaia senza i guanti e si amputa un dito x fare vedere di esser anche lui stato aggredito dal killer (e le impronte digitali non si controllano su quell’arma, mi domando io?). Buono x il noleggio, non x l’acquisto. Voto: 6.5=
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