Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Carlotta Hollis è la versione ulteriormente invecchiata e imbruttita della bambola grottesca Jane protagonista di Che fine ha fatto Baby Jane?E' Giulia,La figlia del vento,che ha passato la sua vita dentro a una casa mausoleo che funge da perfetto sudario per i suoi incubi che frammento dopo frammento hanno devastato la sua psiche fragile ed insicura.E'il baubau del paese,quella a cui si fanno scherzi atroci.E'una vecchia nel corpo ma ragazzina nella mente con il cuore cristalizzato all'epoca di quel primo amore che non ha mai vissuto.Aldrich non era molto interessato a farre un sequel di Che fine ha fatto Baby Jane? ma il clamoroso successo di quel film lo aveva quasi costretto a prendere in considerazione l'idea di un sequel.Ad Aldrich interessava molto più dirigere di nuovo due dive così peculiari,far evolvere i loro personaggi.Furono scritturate tutte e due per un film il cui titolo provvisorio era What ever happened to Cousin Charlotte?La Davis quando seppe che era stata scritturata anche la Crawford andò letteralmente fuori di testa,l'altra firmò il contratto dall'ospedale in cui si era fatta ricoverare adducendo seri motivi di salute.Per attendere la Crawford i costi della produzione salirono a dismisura fino a che si decise di licenziarla.Fu scritturata la de Havilland(per un personaggio di sottile perfidia veramente riuscito) e fu cambiata la sceneggiatura.Ma della Crawford rimase una traccia nel film:nella sequenza dell'arrivo in taxi della cugina Miriam a casa di Carlotta,la donna che si vede nella macchina con gli occhiali da sole è proprio Joan Crawford!A mio parere questo film rappresenta una delle vette del cinema aldrichiano(ch a dir la verità annovera tanti capolavori) con squarci di lirismo assolutamene inaspettati in un'opera in cui il Gran Guignol si fonde alla perfezione col melodramma di stampo sudista.Non fu accolto molto bene dalla critica che lo riteneva un copia fotostatica di Che fine ha fatto Baby Jane?,rimproverandogli un uso eccessivo di effettacci(le sequenze più cruente nel bianco e nero magnifico di Biroc sembrano impazziscano di rosso,colore magicamente evocato sul vestito di Carlotta) anche una certa similitudine con il plot de I diabolici di Henri-Georges Clouzot.Come se ispirarsi all'ottimo cinema europeo fosse una colpa da espiare.
una delle sue migliori regie
ottima
personaggio di sottile perfidia
ottimo
una governante sempre sopra le righe
ottimo
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