Regia di Claudio Cupellini vedi scheda film
Un'opera tratta da graphic novel (che non e' il mio genere) ma resa da Cupellini in un'ottima versione cinematografica.....
Lo scenario e' quello della fine della civilta' dove un padre ( Pierobon) e suo figlio (La Vallee,giovane rapper) ragazzino giovane vivono (tra in pochi ancora in vita) tra palafitte e luoghi sfatti in riva a un lago.Tra fame e sopravvivenza ai limiti dell'umano i pochi incontri sono sempre violenti e pericolosi ,solo un quaderno sara' quello che accompagnera' il ragazzo fino alla fine.Tratto dai racconti di Gipi (di cui non ho letto niente) mi portano a giudicare unicamente la versione cinematografica con uno scenario predominante tra il plumbeo e il lugubre per tutto il film,scarsi i momenti di luce,ma sicuramente un fantasy distopico che accontentano i cinefili (come me) attratti da un lavoro (firmato Cupellini) che raramente appare nelle nostre sale,piu' facile trovarlo in produzioni estere ,quasi un ritorno al film di "genere" di anni fa e di cui ne sento la mancanza.Comunque il rapporto padre-figlio assai complesso ,ci insegue per quasi tutta l'opera tra memorie e ricordi mai svelati fino in fondo.Camei anche per Valeria Golino e Valerio Mastrandrea irriconoscibili e la brava Maria Roveran alle prese con un nudo per niente gratificante.Consigliato,questo si,ma non per tutti....anche se opere cosi' ben difficilmente si producono qua da noi....
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