La recensione su Crypsis

di undying

1 stelle

Un esordio dietro la macchina da presa meno che amatoriale, per un film a dir poco inguardabile.

Un gruppo di amici raggiunge l'Isola di Harker, dopo aver scommesso su chi di loro riuscirà a sopravvivere, per una notte, isolato in un campeggio. Presto però si accorgono di non essere gli unici, dato che una creatura antropomorfa sembra seguire costantemente le loro mosse.

Cinque odiosi personaggi che urlano, litigano, dicono stronzate e corrono a destra e sinistra (di notte con una fiaccola per meglio farsi rintracciare) in una foresta, inseguiti da una creatura mostruosa (un uomo con tuta in stile make up anni '50, tipo Il mostro della laguna nera, ma senza branchie). Riprese male illuminate (anche quelle diurne), concitate, sfocate e mosse, perchè in parte siamo in zona mockumentary: per l'opera d'esordio (che si spera sia anche l'ultima), lo sceneggiatore, regista nonché attore (interpreta Kyle) Paul Anthony Rogers si deve essere studiato ben bene l'inguardabile Indigenous, sostituendo al chupacabras questo mostriciattolo dei poveri, che pur trovandoselo di fronte, non farebbe paura nemmeno a un bambino. E se qualcuno pensava fosse impossibile far peggio di Alastair Orr, Crypsis sta lì a dimostrare che la realtà supera l'immaginazione. La soggettività nell'opinione di un film è sempre presente, ma Paul Anthony Rogers è riuscito a far sì che in questo caso si tramuti in obiettività, dal momento che quasi tutte le recensioni di chi lo ha visto sono implacabili.

"Cinque imbecilli escono per documentare le loro avventure su un'isola, per vincere una scommessa. Non sospettano di essere utilizzati come cavie per provare l'esistenza di un mostro che presumibilmente abita l'isola." Comincia così la recensione di un utente (tra i tanti) che stroncano il film su imdb. Purtroppo è esatta, intesa come sinossi e, al tempo stesso, drammatica valutazione.

"Niente è più pericoloso di uno stupido che afferra un’idea, il che succede con una frequenza preoccupante. Se uno stupido afferra un’idea, è fatto: su quella costruirà un sistema e obbligherà gli altri a condividerlo." (Ennio Flaiano)