Regia di Alfonso Brescia vedi scheda film
Nei primi anni '80, trainato dal successo di Conan il barbaro (John Milius, 1982), si sviluppò nel nostro cinema un filone tutto improntato su guerrieri muscolosi impegnati in sovrumane imprese in realtà parallele alla nostra, dal sapore fortemente medievale. In pratica, una lunga serie di calchi di Conan. Quella con protagonista Ator è una tetralogia guidata da Joe D'Amato, che ne diresse tutti i titoli tranne il terzo, questo Iron Warrior (o Ator il guerriero di ferro) che venne girato da Alfonso Brescia (ma solo parzialmente - a causa di un incidente - sostiene Wikipedia, che cita come co-regista il produttore Ovidio Assonitis). Come nei due precedenti lavori (Ator l'invincibile, 1982, e Ator 2 - L'invincibile Orion, 1984) il protagonista è interpretato dal semisconosciuto Miles O'Keeffe, espressivamente parlando non una vetta; nel cast qui troviamo anche Iris Peynado, che curiosamente era anche in Attila flagello di Dio (1982), delirante divagazione sul genere. Anche se non compaiono nomi di un certo risalto sulla locandina del film, non si può comunque disprezzare lo sforzo economico produttivo, che concede ad Alfonso Brescia (che pure qui si firma Al Bradley) discreti mezzi, abbastanza quantomeno per mantenere un minimo di credibilità e soprattutto per non sprofondare nel trash più o meno involontario. 2,5/10.
Il destino di un mondo parallelo è in mano al nerboruto Ator, che dovrà affrontare il temibile guerriero 'signore delle spade' per compiere la sua missione.
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