Regia di François Truffaut vedi scheda film
Un vivido scorcio di letteratura, in cui il fiammeggiare della passione è tutt’uno col frusciare della carta, a cui sembra fare eco, sullo sfondo, il cupo sciabordio dell’oceano. La scrittura compulsiva di Adèle Hugo è un tracimare di forza morale, convogliata lungo i percorsi obbligati dell’amore assoluto, che prevede, come uniche alternative, la dedizione totale o la completa rinuncia. Il viaggio intercontinentale lungo il quale la ragazza tenacemente insegue Albert Pinson, l’uomo di cui è da sempre innamorata, è il percorso di un nitido disegno mentale, che inizia con una rotta navale tracciata sulla mappa, e prosegue lungo una serie interminabile di pagine di diario, di lettere, di articoli di giornale, come nella cronaca di una storica avventura planetaria. Adèle è la pioniera di un romanticismo che sfida le distanze e si apre alla conquista del globo, mescolando lingue, luoghi e nomi, trapiantando il senso d’intimità ed appartenenza in una terra straniera e sconosciuta, lontano dai vecchi legami familiari, ma vicino ad un sentimento giovane e impetuoso, intorno a cui costruire un futuro diverso ed autonomo. L’energia riversata nei fiumi di parole delle sue memorie è la brama di fuggire dai ricordi dolorosi, dalla tragica morte della sorella, dalla malattia della madre, dal declino del padre, per abbracciare le inedite possibilità offerte dalla libertà, dall’anonimato, dall’oblio, dalla vertiginosa potenza di una creatività visionaria che consente di reinventare la propria vita. Adèle si lascia appassionatamente avvincere dalla vertiginosa furia della fantasia, che rapisce dentro sé la parte più sensibile della sua anima, al fine di alimentarla con i suoi miraggi. Le sue bugie, le sue finzioni, i suoi travestimenti, più che strategici inganni, sono illusioni costruite ad hoc per tentare di sedurre – come in un numero di ipnosi - una realtà ostinatamente ribelle ai suoi progetti. I fogli sparsi che accolgono l’espressione dei suoi desideri diventeranno così, alla fine, i documenti di ciò che, per lei, avrebbe dovuto essere: saranno la verità del cuore dettata ad un mondo indifferente, saranno formule magiche che non hanno realizzato l’incantesimo voluto. Un sogno d’amore che rimane inesaudito, in fondo, è come un’opera d’arte che non riesce a farsi notare, a comunicare il suo messaggio, a diventare memorabile e importante: è un volo che, anziché condurre in cielo, si conclude miseramente al suolo, in un triste sventolio di ali strappate.
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