Regia di David Arthur Clark vedi scheda film
Esordio in regia privo di ogni minima originalità. Ispirato da una serie di argomenti molto di moda negli ultimi anni che passano dal rapporto madre/figlio alla Babadook, fino al tema della paralisi del sonno. Indeciso tra horror e thriller, After she wakes è girato malamente, facendo ricorso a prevedibili luoghi comuni.
Dopo la tragica perdita del bambino più piccolo, deceduto a causa di un incidente d'auto, Danni (Hannah Ward) e la figlia Cassie (Stella Carlish) si isolano. I repentini risvegli notturni che sperimentano sono solo un primo sintomo di un fenomeno paranormale. Una entità sinistra, pian piano si manifesta a loro, attraverso l'interruzione del sonno.
Dopo aver diretto il corto Wake (2018), nel quale una madre tormentata cerca di proteggere la figlia da un intrusore notturno, David Arthur Clark decide di estendere il soggetto a lungometraggio. Debutta così ufficialmente con questo After she wakes, mettendo assieme una lunga fila di luoghi comuni. Il tema paranormale, vagamente sfiorato con l'introduzione dalla sintomatologia detta "paralisi del sonno", è probabilmente preso in prestito da due misconosciuti titoli recenti: Still/Born e Dead awake. Clark dirige un film tendenzialmente prevedibile, senza alcun tocco originale finendo per costruire l'ennesimo horror che mai fa paura, e ancor meno attrae. Hannah Ward è una brava attrice ma le è stato costruito addosso un personaggio monodimensiole e scontato. La scelta di dividere il film in due parti (una puramente di genere e l'altra thriller) si rivela perdente. Anche lo spettatore più sprovveduto, a conoscenza del fatto che il marito sia in possesso delle chiavi di casa, arriva facilmente alla (il)logica conclusione. Poco visionario, mal fotografato e privo di effetti speciali, presenta velleitari dettagli, con insistiti primi piani degli occhi (a maxi schermo, durante le angoscianti esperienze notturne della protagonista). Rilasciato in patria il 13 dicembre us, After she wakes è un altro dei -tantissimi- brutti esempi di debutto, improvvisato, dietro la macchina da presa.
Citazione scontata
"Stanno venendo a prenderti, Barbara": frase che ormai conoscono anche i sassi. È quella estrapolata da La notte dei morti viventi di George A. Romero, film tra i più omaggiati negli horror degli ultimi anni (così, en passant, anche nel mediocre Trick). Perchè Clark, a totale corto di idee in ogni senso, decide di inserire una sequenza citazionistica, durante la quale Danni segue un film in televisione. Guarda caso, stanno trasmettendo proprio il classico di Romero!
"Ci hanno promesso che i sogni possono diventare realtà, ma hanno dimenticato di dirci che anche gli incubi sono sogni." (Oscar Wilde)
F.P. 04/01/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 77'43")
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