Regia di Domenico Paolella vedi scheda film
Grande film, con il mitico Totò e il grande Gino Cervi
Poveraccio si butta o forse viene spinto, nel fiume, ma mentre annaspa nei flutti, gli viene salvata la vita dal solerte,commendator Paoloni , industriale,commercialmente in disgrazia, ma abile nuotatore con l'hobby del "salvataggio" vanesio politicante da strapazzo,narcisista ed esibizionista,vanta ben 25 atti eroici,che però trova sulla sua strada Gennaro Vaccariello, un furbacchione "napoletano",il mitico Totò, che pretende di essere accudito e sfamato,in quanto il gesto volenteroso del suo salvatore gli ha, si salvato la vita, però ha sconvolto e stravolto il suo "progetto di farla finita",perciò si piazza in casa sua, con la sua numerosa e colorita famiglia.La storia paradossale e grottesca ,avrà risvolti divertenti, ironici e perfino sentimentali,ed è raccontata con grande brio,potendo contare sulla genialità artistica di due mostri sacri quali Totò e Gino Cervi.Ancora una volta dobbiamo rendere giustizia all'artista che è riuscito, con il suo estro, a far brillare tutti quelli che hanno lavorato con lui.Con tutto il rispetto per Cervi, che è stato un attore maiuscolo,ma in tandem con Totò, ha tirato fuori il meglio di se, consegnando al pubblico una pellicola memorabile,che toccando con fine sarcasmo, i delicatissimi temi della vita e della morte e l'eterno gioco delle parti, fra ricchezza e povertà,tratta con mano leggera ma ferma, senza frivolezze ,ideali umani assoluti ed eterni, di grande spessore e profondità, come quelli della generosità,della fedeltà e della lealtà.
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