Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Una banda di giovani rapinatori gravitante intorno all’ambiente universitario mette a segno una serie di colpi anche sanguinosi, poi fa una brutta fine. Germi tenta di rifare i polizieschi americani, ma ne realizza solo una versione elementare (i personaggi sono schematici, il maledettismo del protagonista è di maniera); i cenni alla realtà sociale del dopoguerra, che dovrebbero in qualche modo agganciare il film alla grande corrente neorealista, appaiono un po’ forzati. Resta impressa la delicata storia d’amore, con un “addio” che si trasforma in “arrivederci” nell’ultima scena. Il regista sta muovendo i primi passi, e si vede: avrà tempo per maturare.
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