Regia di Robert Altman vedi scheda film
Non è uno dei titoli memorabili di Altman e si capisce subito perchè: la commistione fra commedia sentimentale e film musicale non può funzionare in questo modo, fatto di drastici cambi fra sequenze recitate e altre cantate, lasciando perciò allo spettatore l'impressione di vedere una storia dalla natura schizofrenica. Oltrettutto la frequenza delle scene musicali è paragonabile a quella standard del musicarello, il prodottino nostrano creato per pubblicizzare negli anni sessanta le nuove uscite discografiche. Qui invece lo scopo del regista (anche sceneggiatore, insieme ad Allan F. Nichols, già co-autore del precedente Un matrimonio) sembra essere un altro, cioè quello di mettere in parallelo le vicende amorose di un'improbabile coppia con lo svilupparsi di una colonna sonora a cavallo fra rock e classica, i due estremi musicali cui si riferiscono le personalità dei protagonisti. Non che sia un brutto lavoro, semplicemente qui è probabile che Altman non sia riuscito a esprimere ciò che voleva dire, finendo per creare un'opera narrativamente eterogenea, tendente anzi al pasticciato. Nicholls si occupa anche della colonna sonora, come già aveva fatto per Nashville (1975): ma lì le musiche avevano un ruolo preponderante, quasi di reali protagoniste della storia, mentre in questo Una coppia perfetta al centro della trama c'è il buffo incontro fra due individualità apparentemente molto distanti, idea che d'altronde non si può definire granchè originale. Così come lo sviluppo delle vicende, che segue i prevedibili canoni dell'happy ending. Paul Dooley, il protagonista, era già stato utilizzato dal regista in Un matrimonio e tornerà nei successivi Popeye e Health (entrambi usciti nel 1980). 5/10.
Lui è inquadrato e benestante; lei vive come una hippy con il suo complesso rock. Un'agenzia matrimoniale li fa incontrare: sebbene sembri un errore, i due inizialmente vanno d'accordo...
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