Regia di Robert Altman vedi scheda film
Rara occasione per il bravissimo altmaniano Paul Dooley da protagonista, e altrettanto per la totalmente "anti-hollywwodiana" Marta Heflin (sostituta di Sandy Dennis), nipote di Van.
Buon sugello molto meno leggero e commediola di quanto appare ad una prima vista, del decennio forse Migliore in assoluto per Altman ovvero i settanta(seppure anche negli ottanta ci sarebbero stati titoli come "Popeye- Braccio di ferro"(con Dooley ottimo Poldo) "Streamers" senza il quale probabilmente non ci sarebbe stato "Full Metal Jacket" così come lo conosciamo, e "Jimmy Dean, Jimmy Dean"[Come Back to the Five and Dime, Jimmy Dean Jimmy Dean]), regista unico nel catturare tutta l'atmosfera e i particolari, i gusti, gli eccellenti apporti musicali classici e filarmonici, le suggestioni per ben più di un ode melanconica, di quel decennio; oltre che nel saper descrivere le solitudini esistenziali, e allo stesso tempo la leggerezza e sfilacciatura dei rapporti sentimentali, umani, allora in America quando si affacciavano prime forme di "social" come le agenzie di ricerca dell"'anima gemella" tramite videotape, che sarebbero stati anche una trovata centrale in un episodio di "Miami Vice" S.3 1986-'87.
Maggiore spazio nel caratteristico cast di tipo "espanso" altmaniano, tra i famigliari greci del protagonista inquieto e irrealizzato, così come nella parte del padre, grandi caratteristi quali Titos Vandis e Demetra Arliss.
John Nada
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