Lo scrittore Ernesto, ricco vedovo sessantaquattrenne senza figli, abita da solo in una grande casa di un quartiere borghese di Roma. Di carattere introverso e poco incline alle frequentazioni sociali, l'uomo vive la sua solituidine come una scelta consapevole. Ernesto, che sta sceneggiando un copione sulla vita di Teresa di Avila, viene improvvisamente abbandonato dalla cameriera filippina, così è costretto ad assumere Luana. Ben presto si fa travolgere dall'esuberanza e dalla bellezza della ragazza e perde la testa per lei.
Note
Nel melodramma freddo di Salvatore Piscicelli ("Immacolata e Concetta", "Le occasioni di Rosa", "Regina"), Luana interpreta l'idea e l'immagine di un eccesso non governabile e di un coinvolgimento perverso. È la carne e, forse, la realtà dell'amore. Intorno a questo nodo il regista dispone altri discorsi che attraversano il film (il trattamento su Teresa d'Avila). Cinema nel cinema e trasparenza dello sguardo. Abbandono estatico e barocco.
Incompreso dalla maggioranza dei critici e sottovalutato alla sua uscita, il melodramma di Salvatore Piscicelli, un caposaldo del cinema italiano, da riscoprire ed amare, affronta, in contrapposizione l'uno rispetto all'altro, il tema della decadenza fisica e quello dell'amore senile, interrogandosi sul fine ultimo della vita: la morte.
Raro esemplare di autore con una idea di mèlo personale, Salvatore Piscicelli, nelle mille difficoltà che contraddistinguono la cinematografia indipendente, propone un altro esempio di cosa voglia dire per lui raccontare uno stato d’animo prima che una storia. Come in Immacolata e Concetta, folgorante esordio, l’autore napoletano, in tandem con la storica collaboratrice… leggi tutto
L'erotismo in salsa letteraria è spesso letale per l'esito dei film, se non vi sia qualche elemento che lo faccia rendere digeribile allo spettatore. Qui, direi che questo elemento si materializza nella voce narrante di Roberto Herlitzka, che racconta retrospettivamente la propria storia di anziano scrittore colpito al cuore e al bassoventre da una giovane e procace popolana romana, che gli fa… leggi tutto
Un anziano sceneggiatore vive solo e senza famiglia, con una domestica a ore come unica intrusa nella sua vita. Quando la donna si assenta, l'uomo chiede di sostituirla a una giovane che vede talvolta in giro per il palazzo. La ragazza, sboccata, presuntuosa, tutt'altro che bella, ma provocante, gli farà perdere completamente la testa. "Ciò che non si può tradurre in… leggi tutto
Un anziano sceneggiatore vive solo e senza famiglia, con una domestica a ore come unica intrusa nella sua vita. Quando la donna si assenta, l'uomo chiede di sostituirla a una giovane che vede talvolta in giro per il palazzo. La ragazza, sboccata, presuntuosa, tutt'altro che bella, ma provocante, gli farà perdere completamente la testa. "Ciò che non si può tradurre in…
Raro, anzi forse unico, esempio di un film erotico che si fa seguire col cervello invece che con i sensi. Nonostante la crudezza di alcune scene, la partecipazione dello spettatore è intelligentemente frenata dalla generale atmosfera di ricerca e di analisi psicologica che sostanzia il film. Nessun ammiccamento, nessuna furberia (alla ''Malizia'' , tanto per intenderci...) solo un…
L'erotismo in salsa letteraria è spesso letale per l'esito dei film, se non vi sia qualche elemento che lo faccia rendere digeribile allo spettatore. Qui, direi che questo elemento si materializza nella voce narrante di Roberto Herlitzka, che racconta retrospettivamente la propria storia di anziano scrittore colpito al cuore e al bassoventre da una giovane e procace popolana romana, che gli fa…
“La mia faccia non è rassicurante. Posso fare sia il buono che il cattivo. Il mio primo ruolo al cinema nel film fu ne La villeggiatura di Marco Leto ed era quello di un capo manipolo fascista, perfido e…
Raro esemplare di autore con una idea di mèlo personale, Salvatore Piscicelli, nelle mille difficoltà che contraddistinguono la cinematografia indipendente, propone un altro esempio di cosa voglia dire per lui raccontare uno stato d’animo prima che una storia. Come in Immacolata e Concetta, folgorante esordio, l’autore napoletano, in tandem con la storica collaboratrice…
"Decido io quello che si fa e quello che non si fa". Luana, con il suo corpo rotondo e le sue provocazioni sessuali, è ormai padrona del desiderio e dell’anima di Ernesto. Il melodramma freddo, dolce passione teorica di Piscicelli (“Immacolata e Concetta”, “Le occasioni di Rosa”, “Regina”), si avvicina alla fase di stallo e di lutto. Lo scrittore Ernesto (uno straordinario…
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Commenti (2) vedi tutti
Incompreso dalla maggioranza dei critici e sottovalutato alla sua uscita, il melodramma di Salvatore Piscicelli, un caposaldo del cinema italiano, da riscoprire ed amare, affronta, in contrapposizione l'uno rispetto all'altro, il tema della decadenza fisica e quello dell'amore senile, interrogandosi sul fine ultimo della vita: la morte.
commento di maurri 63Scena spinta = Musica mutanda a base di Satie, Chopin, ecc…bah!
commento di gighi