Vigilia del crollo dell'Impero Ottomano: nell'harem del sultano Abdulhamit II l'odalisca di origine italiana Safiyè sogna di diventare la prima favorita del sultano. Per raggiungere lo scopo che si è prefissa, la ragazza che si fa aiutare dall'eunuco Nadir, è disposta anche ad uccidere. Ma quando il suo sogno sta finalmente per realizzarsi tutto il suo mondo improvvisamente crolla: il sultano viene esiliato, l'harem viene chiuso e odalische ed eunuchi vengono abbandonati a se stessi.
Note
Lo sfondo della storia è la Istanbul del 1908, calata negli ultimi bagliori dell'Impero Ottomano; mentre il racconto - impostato su due piani narrativi che violentano "poeticamente" la cronologia - si sviluppa dalla sala d'attesa di una stazione (negli anni Cinquanta), dove Safiyè adulta racconta la sua storia. Il problema del film è che non maschera il poverismo e la sua impostazione televisiva: il che costringe a lunghi primi piani che privano le immagini di respiro, di vento rivoluzionario.
Film fascinoso nella confezione (ottime scenografie, andamento sinuoso ma anche un pò troppo adagiato) e interessante per l'ambientazione storica: il meccanismo però non scorre con regolarità e risulta frammentario. 6 1/2
Harem Suare è il secondo film diretto da Ozpetek, dopo Hamam del 1997; il non disprezzabile esordio e questo lavoro sono accomunati non solo dalle tematiche turco-centriche che muovono l'ispirazione del regista (nato ad Istanbul, ma ormai italiano a tutti gli effetti), ma anche da un certo gusto visivo sontuoso e patinato, che in questa occasione funziona anche meglio che nella precedente… leggi tutto
Aveva tanta voglia di vedere i film d'esordio di uno che secondo me è tra i migliori registi europeo. Ci sono i semi della poesia e del romanticismo che si vedranno meglio nei film a venire. La storia si ambienta in turchia. Nel suo luogo natale. Inizia lento. Molto lento. Ma nella noia si ergono la bellezza dei corpi e degli sguardi. La poetica della carne. Con una protagonista veramente… leggi tutto
Una cosa mi ha affascinato del film: la genialità di quello stravolgere il concetto di tempo, per cui nel passato c'è una donna (Serra Yilmaz) che racconta di due donne nel presente (la Golino e la Bosè nella stazione). Tutto il resto l'ho trovato (e lo condivido) negli altri commenti al film ... leggi tutto
Una cosa mi ha affascinato del film: la genialità di quello stravolgere il concetto di tempo, per cui nel passato c'è una donna (Serra Yilmaz) che racconta di due donne nel presente (la Golino e la Bosè nella stazione). Tutto il resto l'ho trovato (e lo condivido) negli altri commenti al film ...
Harem Suare è il secondo film diretto da Ozpetek, dopo Hamam del 1997; il non disprezzabile esordio e questo lavoro sono accomunati non solo dalle tematiche turco-centriche che muovono l'ispirazione del regista (nato ad Istanbul, ma ormai italiano a tutti gli effetti), ma anche da un certo gusto visivo sontuoso e patinato, che in questa occasione funziona anche meglio che nella precedente…
Non l'avevo mai considerato e probabilmente avevo fatto bene!
L'ho recuperato rivedendo "L'esca"di Tavernier,dove mi sono accorto che la protagonista Marie Gillain è la stessa di questo film elegante ma prolisso di Ozpetek.
Il risultato è che mi sono innamorato della bellezza di questa stupenda attrice.
Su questo,devo ringraziare il sopravvalutato regista…
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Commenti (2) vedi tutti
Ambientazioni lussuose e costumi di alta classe
commento di jackNONsquartatore72Film fascinoso nella confezione (ottime scenografie, andamento sinuoso ma anche un pò troppo adagiato) e interessante per l'ambientazione storica: il meccanismo però non scorre con regolarità e risulta frammentario. 6 1/2
commento di kotrab