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Convoy - Trincea d'asfalto

Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film

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La recensione su Convoy - Trincea d'asfalto

di Immorale
8 stelle

Un gruppo di “truckers” americani, capeggiati da Martin “Anatra di Gomma” Penwald, si ribella ad uno sceriffo corrotto, iniziando una corsa di protesta con centinaia di camion.

I camionisti come cowboys, anime solitarie ma formanti un gruppo eterogeneo unito via etere. Tutte all’inseguimento di qualcosa di sconosciuto e di indefinito, sulle tracce della scia lasciata dal loro capobranco “Rubber Duck”, un Kris Kristofferson modello “outlaw” dal cuore d’oro. Le motivazioni rimangono sfumate: rivendicazioni sindacali ? Stanchezza di soprusi ed angherie da parte delle autorità ? Non è chiaro, ma ritengo più veritiera la spinta verso una ricerca utopica di una meta inesistente, che li costringe ad andare per inerzia e per, ovviamente, il mero gusto di farlo. Peckinpah infarcisce il tutto  di una sana dose di ironia, mostrandoci personaggi ridicoli o grotteschi alle prese con un’avventura “on the road” dai tratti picareschi e non risparmiandoci, come contraltare, momenti malinconici tipici degli anni 70 e personaggi in disfacimento, segnati da vistose rughe o da cicatrici emotive evidenti. Ma si dimenticano presto tali aspettigrazie al ritmo scanzonato, ai personaggi sopra le righe (gli esemplari “Pig Pen” alias Burt Young e lo sceriffo “Dirty” Lyle Wallace alias Ernest Borgnine) ed all’inevitabile scontro finale, apparentemente sanguinoso e senza speranza (ove, questa volta, Borgnine si trova dall’altra parte della barricata rispetto al suo personaggio del “Mucchio Selvaggio”). Non mancano, poi, le ridicole ingerenze di personaggi politici senza scrupoli in cerca di facile visibilità sfruttando la stramba storia di questo “Convoy” di camionisti  lanciati sulle polverose strade americane (il viscido senatore Haskins interpretato dall’efficace Seymour Cassel). Il registra, in definitiva, si disinteressa totalmente della verosimiglianza della storia e ci “guida”, sulle note cadenzate della “country song” ispiratirice del tutto, in un mondo immaginario ma icastico, facendoci dimenticare alcune semplificazioni sulle caratterizzazioni di questi simpatici “Truckers”.

 

La trama

Movimentata.

Sam Peckinpah

Scanzonata.

Kris Kristofferson

Solitario.

Ali MacGraw

Svanita.

Ernest Borgnine

Perfido.

Burt Young

Giocoso.

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