La famiglia per il buon Toretto è un concetto che esula dalla consaguineità, o meglio non ne rimane vincolata in modo esclusivo.
Se c'è una cosa che abbiamo appreso durante tutti i capitoli di questa chiassosa, coatta ed esagitata saga di automobilisti senza freni (letteralmente), è che la famiglia è un legame che si estende a ben altri valori e tradizioni, entro i quali una mamma può essere a tutti gli effetti anche una amorevole matrigna (una Michelle Rodriguez adrenalinica con vampate inaspettate di dolcezza) che si prende cura del bimbo del suo uomo con una dolcezza che non trova riscontro tanto facilmente nelle favole più celebri che ci hanno accompagnato lungo l'età prescolare.
Nel capitolo numero 9 non è un caso che ci venga fatto conoscere il genitore del Toretto, anzi "dei" Toretto. Grazie al sacrificio di costui, impariamo ad accettare l'esistenza di un altro fratello (che da giovane è interpretato da un attore più basso di circa almeno 20 cm rispetto a Dom, ma che poi, nel confronto adulto che schiera Vin Diesel di fronte a John Cena, fa si che le distanze non solo si annullino, ma crescano con senso opposto a favore del fratello minore.… ma che c'entra - direte voi - in fondo "son ragazzi" e queste semplicemente ragazzate…), che, da complessato ed afflitto da destabilizzanti sensi di inferiorità, dopo essere stato cacciato per aver perso una sfida contro il fratellone, torna a farsi vivo in quanto artefice di un diabolico complotto che richiama in azione anche Dom, ritiratosi in fattoria a vivere bucolicamente una pace difesa a suon di arma spianata.
E poi tutto inizia, con una serie di scene divertenti al centro di una strada sterrata amena che taglia in due una foresta tropicaleggiante, fino a far emergere di nuovo tutti (o quasi) i protagonisti-chiave della saga, ognuno in grado di ritagliarsi spunti ed occasioni per divertire o per dar vita ad occasioni di cazzeggio (in quasi due ore e mezzo di smisurata ed irragionevole durata, hai voglia concedere tempo ai personaggi di crogiolarsi in siparietti acchiappa-consensi!!!...l'immortale suo malgrado Tyrese Gibson, in coppia fissa con Ludacris, risulta tra i più divertenti), per poi lasciar spazio al tediosissimo complotto da affrontare per salvare il mondo… a suon di inseguimenti, manco a dirlo, e di automobili fatte a pezzi, stritolate e schiacciate dalla forza di magneti irresistibili… nel più puro senso del termine.
Ma c'è ancor di peggio, ovvero sia quando i personaggi, buoni o cattivi che siano, si prendono sul serio e si prodigano in invettive o salamelecchi a favore della sacralità familiare…. di peggio c'è solo quando Toretto fa il bravo papà.
Sotto la direzione del veterano (per numero di episodi diretti, cinque ad oggi) Justin Lin, l'episodio 9 mantiene tutta la sua debordante carica di smargiassate e di stile coatto, il suo fastidioso prendersi sul serio riflettendo sui valori cardine di una società sorretta sulla responsabilità familiare e sull'aiuto senza tornaconto. Se resta qualche residuo di tempo - e ne resta eccome - ecco che ci si può finalmente divertire con qualche scena action effettivamente strabiliante e così sopra le righe da risultare di fatto piuttosto accattivante.
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